AFORISMI-IMPRESSIONI-SENSAZIONI
di Fabrizio
Caramagna
Fabrizio Caramagna |
1.L’aforista è
come il coltivatore di gelso: dalla leggerezza del filo di seta misura il peso
del suo patrimonio.
2.Ci sono così
tante impronte qui in terra - sulle banconote, le tastiere, i vestiti - e quasi
nessuna, lassù, nel cielo. Del resto, si sa, solo pochi riescono a toccarlo con
un dito.
3.Nell'abbraccio -
ciò che è stato spigolo, linea interrotta, groviglio - diventa di nuovo, come
per miracolo, cerchio perfetto.
4.Il sorriso
permette all'anima di respirare.
5.Leggere un libro
non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso.
6.Come fiori
schiacciati in una pagina del libro dell'universo... e se Dio ci avesse
dimenticato così?
7.Abbiamo tutti
nel petto un violino e abbiamo perduto l'archetto per suonarlo. Alcuni lo
ritrovano nei libri, altri nell'incendio di un tramonto, altri negli occhi di
una persona, ma ogni volta l'archetto cade dalle mani e si perde come un filo
d'erba o un sogno. La vita è la ricerca infinita di questo archetto per non
sentire il silenzio che ci circonda.
8.C'è stato un
momento in cui siamo stati davvero felici e la vibrazione è stata così forte
che deve essere arrivata fin lassù, a spostare gli assi e la geometria delle
stelle, a modificare l'algebra infinita dell'universo.
9.Una cosa bella è
bella anche con le luci spente e se non c'è nessuno a guardarla, e questo è
tutto quello che ho capito della bellezza.
10.Come un fiore
maltrattato dalla pioggia, ci sono occhi che rispondono alla violenza con un
sovrappiù di luce.
11.La bianca
fioritura delle margherite nei primi giorni di aprile è ciò che più somiglia al
cuore dei bambini.
12.Da bambini siamo
stati spinti nel buio, e poi siamo tornati - ridendo o tremando - nella luce.
Morire è essere spinti nel buio e non tornare più.
13.La luce sbatte
contro i muri di gennaio, si allunga sui rami nudi di febbraio, guizza nei
fiori di marzo, si allarga sulle foglie di aprile, esplode nei prati di maggio,
riempie tutto il cielo di giugno, risplende ancora a luglio e agosto, poi a
settembre vibra e si ritrae, a ottobre vaga sperduta, a novembre si si
assottiglia come un vetro e a dicembre si frantuma in tante piccole schegge che
feriscono gravemente il giorno.
14.Inutile salire
su un piedistallo: la nostra ombra in basso ci prende in giro ancora di più.
15.La malinconia e
la felicità sono come due persone che fingono di non conoscersi e si incontrano
di continuo ad appuntamenti segreti.