MONTE STELLA
Lettera Aperta al Sindaco di Milano G.
Pisapia
presentata anche a tutti gli Assessori, al
Consiglio Comunale,
al Consiglio di Zona 8, al Consiglio
Metropolitano, alle Autorità
e agli Organi di Stampa
Giardino dei Giusti: un banco di prova della
democrazia
Sintesi degli
ultimi fatti
Alla Conferenza dei Servizi del 30 settembre, che ha dato
parere tecnico favorevole al 'nuovo' progetto del Giardino dei Giusti firmato
dall'arch. Valabrega, il consigliere Enrico Fedrighini, presidente della Commissione
Ambiente di Zona 8, avrebbe voluto presentare la delibera contraria al
progetto, approvata dal Consiglio di Zona 8 il 24 settembre. Tale delibera
illustrava in modo argomentato le ragioni sia tecniche che procedurali che
avevano portato alla bocciatura del progetto stesso e che già da mesi erano
state segnalate con vivissima preoccupazione e a tutti i livelli istituzionali
da migliaia di cittadini, comitati e rappresentanti del mondo della cultura,
rimasti purtroppo inascoltati. Appellandosi a un'interpretazione molto
restrittiva quando non arbitraria dei regolamenti, la Direttrice del Settore
Arredo Urbano, dott.ssa Manuela Loda, per voce della sua
collaboratrice arch. Alessandra Rossi, ha rifiutato
l'accesso al consigliere Fedrighini, costringendolo a un'attesa di più di tre
ore fuori dalla porta e ricevendolo solo per pochi minuti alla fine della
seduta e a decisioni già prese. Stessa sorte è toccata ai cittadini che, in
gruppo ristretto di 7 persone in rappresentanza di vari comitati, avevano fatto
analoga richiesta di partecipazione alla Conferenza dei Servizi in osservanza
della Legge 241/1990 sulle Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi. Ancora
peggio era andata alla Conferenza dei Servizi del 10 settembre scorso, con i
rappresentanti dei comitati costretti ad aspettare altrettanto a lungo in
corridoio e addirittura piantonati per tutto il tempo, quasi fossero pericolosi
attentatori, da una pattuglia della Polizia Locale, in evidente stato di
imbarazzo.
Il Comunicato Stampa ufficiale pubblicato il 30 settembre
sul sito del Comune di Milano si limita ad affermare che l'assenso tecnico
della Conferenza dei Servizi è stato dato avendo recepito «tutti i pareri
favorevoli necessari da parte dei settori tecnici comunali e della
Sovrintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio». Nessuno spazio però viene dato
alla voce autorevolmente contraria del CdZ8, che in tutta questa vicenda è
invece l'unico organismo rappresentativo democraticamente eletto dai cittadini.
(https://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/news/primopiano/Tutte_notizie/sindaco
/giardino_giusti_conferenza_servizi_ok_progetto_riqualificazione)
La posta in gioco
Il nuovo Giardino dei Giusti è un circoscritto ma
significativo banco di prova del modo di concepire e di gestire la prossima
articolazione di Milano in Municipalità, per non parlare della futura Città
Metropolitana. La materia Parchi e giardini è tra le competenze che possono
essere assegnate alle Municipalità. Già ora il regolamento (inattuato) del
Comune di Milano prevede passi in questa direzione. Se la maggioranza che guida
oggi il Comune di Milano butta nel cestino il parere del Consiglio di Zona sul
nuovo Giardino dei Giusti, dà un segnale preoccupante sul modo in cui intende
procedere nella costruzione dell'istituzione Città Metropolitana.
La Legge 241/1990 all'art. 9 garantisce che «qualunque
soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di
interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un
pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento».
Anche la Conferenza dei Servizi di cui sopra faceva parte del procedimento sul
Giardino dei Giusti. È in questo modo che il Sindaco Pisapia e la sua
Amministrazione intendono rispettare il diritto di partecipazione dei cittadini
alla vita democratica, tanto decantato durante la trascorsa campagna
elettorale?
La grave omissione nel comunicato ufficiale del Comune in
merito alla bocciatura del progetto da parte del CdZ8 non solo evidenzia totale
mancanza di rispetto verso le regole democratiche del decentramento
amministrativo, ma manifesta anche una preoccupante tendenziosità di
informazione. Se l'opinione pubblica viene deviata e forzata proprio da chi
dovrebbe invece essere il garante dell'obiettività, come possono i cittadini la
stampa formarsi un'opinione corretta e completa dei fatti?
Milano, 3 ottobre
2015
FIRME
Donatella De Col
(Comitato Proteggiamo il Monte Stella)
Francesco Saverio
Lanza (Comitato Cittadini Bonola)
Giuliana Parabiago
(Comitato Abitanti Amici del QT8 e di Lampugnano)
Piero Colombo
(Comitato QT8)
Laura Gusmeroli
(Comitato Sant'Elia)
Giuliana
Filippazzi (Associazione Gruppo Verde S. Siro)
Alda Damiani
(Comitato No Stadio Portello)
Rolando
Mastrodonato (Associazione Vivi e Progetta un'altra Milano)
Anna Manca
(Comitato per i Diritti del Pedone)
Roberto D'Ambrosio
(Comitato Ambiente Salute del Teatro alla Scala)
Ivan Salvagno
(AzioniAmo)
Per informazioni: proteggiamoilmontestella@yahoo.it
cell. 380.4260246