MA CHE BELLA DEMOCRAZIA!
Proteggiamo il Monte Stella
Giardino dei
Giusti: Conferenza dei Servizi del 30/9/15
e incontro di
domenica mattina 4 ottobre
Stamattina nella sede di via Zubiani, 1 ha avuto luogo
l'ennesima, deludente Conferenza dei Servizi sul 'nuovo' progetto di Giardino
dei Giusti firmato dall'arch. Valabrega: anche questa volta noi cittadini (7
persone di vari comitati più il consigliere Enrico Fedrighini, che aveva con sé
la delibera contraria al progetto approvata dal CdZ8 il 24/9 scorso) siamo
stati tenuti fuori della porta per più di tre ore, per poi alla fine sentirci
dire che per loro tutto va bene, che la soprintendente Ranaldi aveva in
sostanza ribadito il suo ok al progetto e che ora si attende solo
l'approvazione della Giunta (e anche quest'ultimo passaggio forse sarà evitato,
a leggere quanto scrive Fedrighini nella premessa al comunicato da lui diramato
oggi che vi riporto qui sotto).
Il Comitato Abitanti Amici del QT8 ha lanciato la
proposta, a cui anche il comitato Proteggiamo il Monte Stella ha aderito
volentieri, di incontrarci tutti per un momento informativo:
DOMENICA ventura 4
OTTOBRE 2015, alle ore 10.00,
presso il chiosco
di piazza S. Maria Nascente
Seguirà un momento simbolico presso il Giardino, dove ci
recheremo tutti insieme per fare un po' di pulizia, come segno di attenzione
verso il Monte Stella e verso lo stesso Giardino dei Giusti.
Partecipate numerosi!
Donatella De
Col
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Ciao a tutti,
vi giro un comunicato che ho appena inviato alle agenzie.
I giornalisti mi hanno chiamato dicendo che alcuni esponenti della giunta
comunale, con modi particolarmente Rozzi, vogliono far passare sui media l'idea
che il parere della Conferenza di Servizi costituisca approvazione formale del
progetto.
A presto, ciao, Enrico
Si è conclusa questa mattina, intorno alle 13.30,
l'istruttoria tecnica della Conferenza di Servizi sul progetto di
trasformazione del Giardino dei Giusti al Monte Stella.
La Conferenza, che non rilascia alcun titolo
autorizzativo e nemmeno può esprimersi sull'impatto ambientale e paesistico
dell'opera (potrebbe farlo la Commissione per il Paesaggio: ma la procedura
seguita è stata costruita in modo da evitare questo spinoso passaggio...), ha
registrato la conferma dei "nulla osta" già espressi in precedenza
dai diversi settori tecnici, ma ha dovuto formalmente registrare e prendere
atto del parere negativo del Consiglio di Zona 8: parere che ora verrà
trasmesso, allegato agli atti della Conferenza, alla Giunta Comunale.
Questo rimane l'elemento di maggiore rilevanza, sotto il
profilo tecnico-procedurale e politico.
Sotto il profilo tecnico-procedurale: la Zona 8 ha posto
sul tavolo elementi di criticità su molteplici aspetti progettuali, che non
sono stati chiariti nè confutati in sede di Conferenza di Servizi. In sostanza:
le criticità, i dubbi e le lacune individuate ed elencate nella delibera della
Zona 8 rimangono tali, non essendo state risolte in sede di Conferenza di
Servizi.
Sotto il profilo politico: è evidente che il parere della
Zona 8 (unico organo elettivo fra i soggetti partecipanti alla Conferenza di
Servizi) assume anche un rilevante peso politico. Soprattutto considerando il
fatto che questa procedura non prevede il coinvolgimento del Consiglio
comunale.
In due parole la situazione è questa: viene consentito a
un privato di presentare un progetto che trasforma una parte rilevante di un
parco pubblico urbano, senza alcuna procedura di gara, e per di più sottraendo
l'esame e la discussione del progetto all'organo elettivo rappresentativo della
città.
La delibera della Zona 8 rappresenta quindi l'unica
espressione formale da parte di un organismo di democrazia rappresentativa,
relativamente a un progetto che corre proceduralmente su una corsia
preferenziale diversa, esclusivamente "tecnica", costruita ad arte.
"Partecipazione"? "Decentramento"?
"Ascolto del territorio"? Il bello comincia ora.
Enrico Fedrighini
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L’INGIUSTO PROGETTO DEL GIARDINO DEI GIUSTI
Il MONTE STELLA
corre il gravissimo pericolo che il suo LATO EST sia completamente e
irrimediabilmente SFREGIATO da un progetto demenziale.
Il Consiglio di
Zona 8 ha avuto quattro giorni di tempo per scongiurare il disastro.
INTERVENTO CAROLI:
INTERROGAZIONE DEL 24 SETTEMBRE 2015
OGGETTO:
IRRICEVIBILE
Sig. Presidente,
leggo il testo già presentato il 22 settembre in
Commissione Ambiente.
Venerdì 18 i consiglieri hanno ricevuto l’invito a
visionare presso gli uffici la documentazione relativa al Giardino dei Giusti.
Lunedì 21 ho chiesto alla sig.ra Nunzia se fosse
possibile fare la consultazione in compagnia di cittadini della Zona. Ricevuto
l’assenso, mi sono presentato alle 15,30 con un cittadino. L’ ing. Luciano Mura
sarebbe arrivato più tardi.
Abbiamo esaminato i disegni e, essendo questi mancanti di
parecchie quote, ci siamo fatti prestare un righello dal sig. Delfino.
L’area complessiva, che abbiamo calcolato in mq. 2800, ci
sembrava un tantino esagerata. E non
riuscivamo a stabilire le misure relative ai basamenti e agli scavi. Ci
siamo aiutati col righello.
Il calcestruzzo sembrava presente in grandi quantità.
Mi limito solo a cinque osservazioni.
I disegni pervenuti non sono numerati
Non portano il numero del protocollo, né il timbro del
Comune
Non sono indicate tutte le dimensioni per ciascun
basamento, né quelle delle tubazioni di drenaggio. Leggi: fognature. I disegni
sono grossolanamente quotati. Un allievo geometra al secondo anno fa
sicuramente di meglio.
Sono indicate tre scale diverse nei diversi disegni:
1:200, 1:250, 1:500. MANCA QUELLA PIU’ IMPORTANTE: 1:1000.
C’E’ INFATTI UN GROSSO SVARIONE. Per usare un eufemismo,
ma farei meglio a definirlo una MISTIFICAZIONE. Quello che è disegnato con
scala 1:1000 è indicato con scala 1:500.
Quale la conseguenza? L’intervento sembra (deve sembrare)
molto, molto meno invasivo.
QUELLA SPACCIATA PER UNA SUPERFICIE DI 2800 MQ. E’ UNA
SUPERFICIE CHE SUPERA I 5600 MQ.
Nella relazione tecnica gli stessi proponenti parlano di
8000 mq.
Sono stato rappresentante della Zona 8 in COMMISSIONE
PAESAGGIO finchè i sigg. Zambelli e Dani non hanno deciso di revocarmi (con
l’assenso di altri 14 consiglieri su 39).
Alla fine di ogni seduta un architetto – che cambia ad
ogni seduta – firma ciascuna tavola presentata. Tavola che un impiegato ha
preventivamente timbrato con la data.
Nessun disegno potrà così essere in seguito contraffatto
o sostituito.
Si, cari colleghi, sostituito. Perché è questo che si
prefigura nel nostro caso.
NOI ABBIAMO RICEVUTO DISEGNI VOLUTAMENTE ERRATI.
E la cosa non finisce nella nostra parrocchietta di
periferia.
SONO GLI STESSI DISEGNI – SI PRESUME – PRESENTATI NELLA
RIUNIONE DI GIUNTA CHE HA DATO IL SUO ASSENSO AL PROGETTO.
Delle due l’una: o la Giunta non ha guardato i disegni o
è stata ingannata, volutamente ingannata. Nel primo caso deve assumersene la
responsabilità politica. Nel secondo dovrà prendere un unico possibile
provvedimento: revocare il suo assenso.
Per il Monte Stella la Giunta l’ha già dovuto fare dopo
che qualcuno aveva improvvidamente scritto che per City Sound noi avevamo dato
il nostro assenso.
La manifestazione musicale – avevano già venduto i
biglietti – fu ANNULLATA.
Il Pres. Zambelli ha detto che il progetto è stato
preparato – per due anni - sotto la tutela del Presidente del Consiglio
Comunale, Basilio Rizzo, che ha insegnato per anni in una scuola per geometri.
Un suo ex allievo potrebbe spiegare all’illustre(?) architetto cosa significhi
presentare un disegno fatto con scala 1:1000 con l’indicazione che la scala è
1:500. Zambelli trascinò fuori dall’aula due rappresentanti dell’associazione
proponente nel timore che fossero insultati dalle gentili signore che volevano
far solo delle domande. Fu un gratuito insulto ai cittadini presenti di cui non
si è mai scusato.
Oggi dovrebbe accompagnarli fuori dal Consiglio di Zona.
Per sempre.
Io non ci sto a farmi prendere per i fondelli. E voi?
IL PROGETTO E’ IRRICEVIBILE.
E’ stato l’ing. Luciano Mura ad accorgersi dell’inganno.
Aveva misurato le vere dimensioni con una bindella. Che sia deliberato è
dimostrato dal fatto che non si tratta di una distrazione per una scala
sbagliata su un disegno. Ci sono diverse scale sbagliate in diversi disegni.
E TUTTE ALLO STESSO SCOPO.
IL DIBATTITO sulla delibera relativa al “progetto nuovo
Giardino dei Giusti”.
Troverete allegata la DELIBERA COMPLETA. E’ lunga e molto
dettagliata. E’ stata scritta dal consigliere Enrico Fedrighini.
Martedì 22, in Commissione Ambiente, ero seduto accanto
al consigliere (PD) Santini – presidente dell’Urbanistica nel 2011 - che
amichevolmente mi ha detto:”le tue osservazioni sulle scale non valgono proprio
a niente”.
Avevamo fatto tante battaglie comuni nella passata
consigliatura e nella prima parte dell’attuale con aspre discussioni con
l’assessore De Cesaris. Ora – miracolo renziano – per lui va sempre tutto bene!
In quarant’anni di vita lavorativa per lui che ha diretto
grossi lavori civili e per me che ho costruito apparecchiature per l’industria
chimica un impeccabile uso della scala nei disegni tecnici è stato
imprescindibile. Una misura mal interpretata può indurre il calcolatore a gravi
errori di dimensionamento e provocare scoppi di apparecchiature, crollo di
palazzi, di ponti e di muraglie di contenimento. Vengono a raccontarci che non
sono “costruzioni” ma VERDE ATTREZZATO? Ma, proprio nelle ultime battute,
compare l’ing. De Col, strutturalista, cioè addetto al calcolo e al collaudo
dei cementi armati. Non avevano neanche previsto lo scolo delle acque in un
sito dove ci sarebbero grandi superfici impermeabilizzate. Basterebbero pochi giorni
di pioggia consecutivi per provocare crolli su una “montagnetta” costituita da
macerie. IL VERDE E’ SI’ ATTREZZATO MA CON TONNELLATE E TONNELLATE DI PIETRE E
CALCESTRUZZO. Il progetto sembra fatto da uno studente di terza media. Il
braccio destro dell’assessore al VERDE BISCONTI – dr. Moneta – in commissione
ci ha detto che non conosce il progetto, che si fida dei collaboratori (come
Sala si è fidato dei suoi ladroni? - ndr) e che l’esperta – architetta
Alessandra Rossi – era impegnata. Forse a lacrimare sui sanissimi olmi di Mac
Mahon abbattuti nella sua totale indifferenza?
Il 20 gennaio 2009 lei firmò – come progettista – una
proposta del Settore Arredo Urbano e Verde per l’abbellimento del Giardino dei
Giusti. Oltre a anemoni, iris e peonie ha indicato le distanze rilevate dal
cippo esistente (metri 13,79 e 19,81) quindi precise al centimetro e con una
vera scala 1:500. Le misure allora erano vere e non farlocche, micrometriche le
distanze fra le nuove piante, indicato il periodo di fioritura. Lo spazio
impegnato non veniva quintuplicato come accade con il progetto che dobbiamo
giudicare. A vanvera “pertanto” parlano di riqualificazione.
L’architetta Viganò – Responsabile dell’importantissimo
SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA, cuore pulsante dell’edilizia milanese – e già
braccio destro di Bianchi Jannetti, nume tutelare degli imprenditori
dell’edilizia e ben noto per le sue “personali” interpretazioni del REGOLAMENTO
EDILIZIO, ha, all’inizio della consigliatura, riportato un po’ d’ordine e di
rispetto per le regole. Ultimamente (facciamo dall’aprile 2014?) le cose
sembrano cambiate. Nel frattempo, Zona 8 è stata bombardata da progetti
fantasiosi. Zambelli non è mai riuscito ad ottenere uno straccio di disegno da
mostrare in Consiglio. E’ forse la ragione per cui DAMANERA lo riteneva il
migliore dei nove presidenti?
Interrogata, per iscritto, sul fatto che la Commissione
Paesaggio “dovesse” occuparsi o meno del progetto del VERDE ATTREZZATO con
cemento armato, si è rifiutata di rispondere.
Giovedì 2 luglio è stata la mia ultima partecipazione
(nella serata dello stesso giorno i grandi “esperti” di urbanistica della Zona
8 – Zambelli e Dani - mi hanno defenestrato) alla Commissione Paesaggio.
Ho passato un’ora nel corridoio ad attendere di essere
introdotto nel salone dove vengono discussi i progetti per esaminare - con gli
architetti - quelli riguardanti Zona 8 (c’era quel giorno il famigerato
IPPODROMO 8). Sapete di cosa avevano così a lungo discusso prima di farmi
entrare? Non ho avuto bisogno di origliare, ho visto i disegni sul tavolone.
Erano quelli del Giardino dei Giusti. In questa
aula ho già detto che la Commissione Paesaggio aveva richiesto con
insistenza di “vedere” quel progetto.
Qualche potente – poi suicidatosi politicamente – aveva
chiesto che non mi impicciassi più di urbanistica e di rispetto delle regole?
Che fossi messo in condizione di non nuocere ai loro intrallazzi?
Anche il “NUOVO TROTTO” è stato spacciato come verde
attrezzato e non è passato né in Consiglio né in Commissione Paesaggio. Ma lì
almeno c’era del legno e non solo pietre e cemento armato.
PERCHE’ IL PARERE DELLA COMMISSIONE PAESAGGIO NON VIENE
RESO NOTO? CUI PRODEST IL SILENZIO?
Considerando che, anche nell’ultima versione del
progetto, mancano molte opere aggiuntive indispensabili e puntualmente elencate
dal presidente della commissione Ambiente nella delibera che chiede la
BOCCIATURA del progetto, il COSTO FINALE dell’opera sarebbe tre o quattro volte
superiore a quello preventivato dal proponente in circa 700 mila euro. Ciò vuol
dire che il Comune – che partecipa al 50% alla società che gestisce il Giardino
dei Giusti – rischia di spendere, non 350 mila, ma un milione e mezzo di euro!
Eppure il presidente Zambelli aveva assicurato che non ci sarebbero stati oneri
finanziari per il Comune.
A carico del Comune resterebbe inoltre la costosa
manutenzione di un’opera devastante che STORPIEREBBE IRRIMEDIABILMENTE IL MONTE
STELLA!
SCINTILLE ED
EPILOGO
Nonostante la seduta si sia svolta a Baggio – nella sede
del Consiglio di Zona 7 – invece che a Bonola, sono accorsi una settantina di
cittadini. Cinque di loro sono intervenuti all’inizio per perorare la causa del
Monte Stella. Hanno poi assistito composti al dibattito fino al momento in cui
il vice-presidente – Angelo Dani (PD) – che presiedeva la riunione per
l’assenza del presidente non ha tentato di tirar fuori il coniglio dal
cappello. UN LUNGHISSIMO EMENDAMENTO (nessun consigliere del PD aveva detto una
sola parola durante il dibattito) che avrebbe stravolto completamente, snaturandola,
la delibera. Col rischio esiziale che questa venisse annullata dagli uffici
centrali e scattasse il SILENZIO-ASSENSO. Il secco quesito del settore
amministrativo centrale era:”SIETE FAVOREVOLI O NO AL PROGETTO?”.
L’emendamento chiedeva di aggiungere:”La Zona 8 vuole
mantenere e migliorare il Giardino dei Giusti”. Pleonastico, visto che è già
chiaramente scritto nella delibera. Chiedeva inoltre di aggiungere “SI DOVRA’
TENER CONTO DEL PARERE FAVOREVOLE DELLA SOVRINTENDENZA”.
Ciò avrebbe contrastato col deliberando:
“per quanto sopra esposto, si esprime
PARERE NON FAVOREVOLE”
Sarebbe scattato automaticamente il SILENZIO-ASSENSO.
Cioè, proprio quello che il PD voleva ottenere:
“Fare andare avanti lo sconcio senza sporcarsi –
apparentemente – le mani”.
Ma…il subdolo emendamento di Dani (e del PD) ha provocato
la vivace reazione dei cittadini presenti e la sospensione della seduta per
dieci minuti.
L’emendamento è stato bocciato e la DELIBERA APPROVATA
CON 23 VOTI FAVOREVOLI E 14 CONTRARI: tredici del PD e uno di SEL.
Irene, una giovane consigliera del PD ha votato
favorevolmente.
Dovete raccontare ai vostri amici milanesi che
IL PD E’ COMPATTAMENTE FAVOREVOLE ALLO SFREGIO DEL MONTE
STELLA.
E’ ora di dire basta alle menzogne e alle lodi di
giornali che raccontano la favola di un Pisapia che ascolta i cittadini.
E il presidente Zambelli? Perché non era presente?
L’opposizione lo ha chiesto. Le risposte sono state vaghe. Uno ha detto:”Motivi
familiari”, un altro ha replicato “Motivi di lavoro”.
Preciso che Zambelli rinuncia a una parte del suo – non
trascurabile – stipendio perché svolge anche un altro lavoro. Ma quella di
giovedì 24 settembre si prospettava come la seduta più importante della
consigliatura.
Il “nuovo” lavoro prevede turni alle 20,30 del giovedì?
LA SOVRINTENDENZA AVEVA INIZIALMENTE DATO PARERE
SFAVOREVOLE. DOPO FORTI PRESSIONI E RASSICURAZIONI CHE IL PROGETTO SAREBBE
STATO CAMBIATO HA DATO, DI PUNTO IN BIANCO, PARERE FAVOREVOLE. PECCATO – PER
DANI E PER IL PD – CHE, COME HO GRIDATO NEL PRONUNCIARE IL MIO PARERE CONTRARIO
ALL’EMENDAMENTO, ABBIA RICEVUTO I DISEGNI DELLO SCOMBICCHERATO PROGETTO 30
GIORNI DOPO IL SUO SECONDO PRONUNCIAMENTO.
QUINDI FAVOREVOLE AL NULLA.
CHE SCRIVONO I GIORNALI ODIERNI?
Si soffermano sul mancato rispetto degli accordi politici
dimenticando – l’avevo scritto ieri a Vazzana e D’Amico – che di SEL mancavano
due consiglieri su tre e che bisognava aggiungere Radicali e Lista Milly
Moratti. Non ci sono state trattative né accordi politici. C’è stata l’unanime
consapevolezza (il PD non pensa, l’ha fatto solo una giovane consigliera)
dell’orribile bruttezza di un progetto che distruggerebbe irrimediabilmente il
Monte Stella. Ma, probabilmente, il segretario cittadino del PD e l’Assessore
ai Lavori Pubblici non sanno cos’è un disegno tecnico. Carmela Rozza pensi
piuttosto all’inutile ZARA-EXPO che, fatta costruire con i soldi del Comune, ha
condotto ad Expo non più di 300 persone e servirà solo per un bel campetto di
calcio con l’erba artificiale. Zambelli – a Repubblica – ha praticamente
spiegato perché VOLUTAMENTE non ha partecipato alla seduta. Per il migliore dei
nove Presidenti (Damanera dixit) la decisione era già stata presa dal Comune.
Perché non si trasferisce in Comune o alla guida del Consiglio di Zona dei ragazzi?
Luigi Caroli –
consigliere di zona 8 per la Lista Milly Moratti