LA POETA
Dubbio di genere
  

Pablo Picasso
"Il poeta" 1904 
Quanto ai miei libri, mi irrita che qualcuno parli
di “scrittura al femminile”.
 Si scrive e basta. C’è chi lo sa fare e chi no,
chi lo fa bene e chi no, maschio o femmina che sia. Che poi, il genere al
quale, e mi reputo fortunata a esserlo, appartengo mi porti a vedere le cose da
una prospettiva femminile, questo è semplicemente un riflesso della natura. E
mentre scrivo mi vengono in mente gli occhi di un cane femmina rispetto a quelli
di un maschio, sfido chiunque a non cogliere la diversità dello sguardo.
Oggi ironizziamo giustamente sui neologismi
commissionati a D’Annunzio per difendere l’italianità dalla lingua delle democrazie plutocratiche e reazionarie
dell’Occidente. Ne vennero fuori forzature di ogni genere.
Non è che questa “femminilizzazione forzata della
lingua” ci esporrà allo stesso ridicolo, quando questa moda avrà fatto il suo
tempo?
 Anna Lina Molteni

"Il poeta" 1904
 

 
 
 
