Lutti nostri
LA PERDITA DI UNA PERSONA BUONA
di Nicolino Longo
Il medico Ennio Tenuta
San Nicola Arcella. In
data 3 novembre 2020, si è spento, all’età di 65 anni, nell’ospedale Sant’Anna
di Catanzaro, il dr Ennio Tenuta. Con la sua scomparsa, non è venuto a mancare
solo l’ex medico di base di Scalea, abitante a San Nicola Arcella, che si era
laureato all’Università “La Sapienza” di Roma con 110 e lode e che, da subito,
dopo aver svolto con passione e grande professionalità il servizio di guardia
medica nel comprensorio di Papasidero, nelle impervie e distanti località di
Avena e Grotta del Romito, aveva affiancato al proprio studio ubicato nei
pressi della Madonnina di via Lauro, un attrezzato ambulatorio di medicina
generale che dirigeva assieme alla sua fidata aiutante-tuttofare, Patrizia. Ma abbiamo perso un medico con una vocazione innata che, persino dopo la pensione, ha continuato a
studiare e ad aggiornarsi. Sempre disponibile, non si è mai fatto pagare un
certificato e continuava a ricevere i suoi vecchi pazienti gratuitamente.
Molto impegnato nel sociale, voleva portare i giovani
a vivere in contatto con la natura, e proprio per questo aveva creato una
specie di agriturismo.
Come medico, Ennio Tenuta, era contraddistinto da
un’altra prerogativa: era amico e confidente di tutti. Nei confronti dei suoi
assistiti, di cui faceva parte anche mia moglie, non assumeva mai toni
autoritari, ma, mettendoli a proprio agio, era deontologicamente sempre
gioviale e colloquiale.
Il medico Ennio Tenuta |
San Nicola Arcella
Io ebbi a stringere amicizia con lui soprattutto nei
secondi anni Novanta, quando ci trovammo, fianco a fianco, a scrivere per il
Diogene Moderno di Nando Manco, suo fraterno amico d’infanzia, nonché fondatore e
capogruppo di vari aggregati musicali di quella spensierata e indimenticabile
Scalea. I suoi articoli e pezzi di giornale erano prevalentemente a contenuto
politico, socio-culturale e ambientalistico, ma spesso anche di natura medica.
Quello che più colpiva in lui, come articolista, era la sua geniale bravura
stilistica, sentenziosa e brachilogica, ma, soprattutto, ludicamente e
meravigliosamente umorosa ed ironica, satirica e sarcastica. I suoi scritti
hanno nobilitato le colonne di questo storico periodico fondato nel lontano
1947 dal bravissimo direttore Mario Manco, l’indimenticabile genitore di Nando
che lo ha portato avanti più che egregiamente, facendolo diventare l’organo
ufficiale e l’orgoglio dell’intera Città di Scalea, avendo diffusione in ogni
parte del mondo ove vi siano calabresi.
Appassionato di musica, egli ha sempre continuato a
coltivarla anche in questi ultimi tempi coincidenti con la sua quiescenza, dopo
una parentesi dedicata alla pittura.
San Nicola Arcella
in un momento conviviale
La sua improvvisa scomparsa mi ha colpito
profondamente lasciandomi vuoti incolmabili, anche perché era un amico sincero
e affidabile e che, più volte, mi aveva invitato a leggere, anche nella sua
bella casa che si trova nella piazza più famosa e frequentata del Centro
storico di San Nicola Arcella, i suoi scritti, che io apprezzavo, appunto, per la vena
d’umorismo che sprizzava da ogni parola. Era anche un formidabile titolista. La
fuga dei cani, da un canile ben fortificato di Scalea, la titolò: “Fuga da
Alcatraz”. Di recente, mi aveva annunciato la sua venuta a casa mia, assieme a
Nandino, il nostro stimato direttore: cosa che, purtroppo, non è potuta
avvenire… La vecchia e brutta signora, che s’aggira fra noi sempre con falce in
mano, ce lo ha purtroppo impedito. A Claudia Campagna, sua gentile e premurosa
consorte, e alla famiglia intera, in particolare al fratello Achille, le mie
più vive e sentite condoglianze.
in un momento conviviale