LA LAIDA ABITUDINE ALLA GUERRA
Appartengo alla fortunata
generazione (1948) che la guerra l'ha vista da lontano, nello spazio, e nel
tempo. La II guerra mondiale lontana dal e nel nostro tempo di vita, la guerra
in Vietnam era molto lontana nello spazio, avvicinata più dalle canzoni
(Morandi e il suo ragazzo del 1967) e dagli scarni servizi in tivù, e ben presente
solo nelle coscienze giovani più avvertite. La prima guerra che ho avvertito
vicina nel tempo 1967, e nello spazio (appena di là dal mare), è stata la
"guerra dei sei giorni". Purtroppo una infinità di altre se ne sono
susseguite. Credo però che mai, come accade dal febbraio 2022, ci si sia
abituati a resoconti di guerra che non sono dissimili, per dovizia quotidiana
di particolari forniti, gossip compreso, dai resoconti per la tournée di una
banda che suona il rock o di una squadra di calcio che suona gli avversari. È
una abitudine laida che ci dovrebbe fare ribrezzo... ma non si direbbe.
Vittorio Melandri