UN
GIARDINO DELLA MEMORIA IN VIA D’AMELIO
di Salvatore Borsellino
Nella strage di Via D’Amelio, nella quale persero la vita mio fratello Paolo Borsellino e i 5 agenti della sua scorta, un mancato divieto di sosta facilitò l’attentato. Lì, mia madre ha voluto che fosse piantato un Ulivo, simbolo di pace e di speranza. Oggi l’Ulivo è meta di pellegrinaggio di tante persone, ma oggi come allora, la strada è sempre ingombra di macchine che lo soffocano. Ogni mattina mi torna in mente quel 19 luglio e quel divieto di sosta che allora non c’era e che oggi è come se non ci fosse perché continua a non essere rispettato. Ho il sogno che quello che oggi è soltanto un posteggio di auto possa diventare finalmente un Giardino della Memoria, affinché torni a essere un luogo sacro e non soltanto un posteggio per le auto.
Mentre nelle stanze del potere si
discute sull’intitolazione di un aeroporto milanese ad una persona appena
defunta e sulla quale sarebbe prima necessario che vengano alla luce almeno
delle verità storiche se non delle risultanze processuali ormai superate dalla
morte del suo protagonista voglio lanciare un appello a tutti i cittadini di
buona volontà perché venga posto finalmente rimedio a quel mancato divieto di sosta che, ormai quasi
trentuno anni fa, facilitò il compito a chi doveva preparare quell’attentato che spezzò la vita di Paolo e dei cinque agenti della
sua scorta. In quel luogo che quell’esplosione aveva
trasformato in un inferno, in
quella terra bagnata dal sangue mescolato insieme di Paolo dei
suoi ragazzi, in quella terra dove erano disseminati i pezzi
dei loro corpi smembrati, mia madre ha voluto che fosse piantato un Ulivo, che fece venire apposta da Betlemme, perché quel luogo diventasse un simbolo di pace e di speranza piuttosto che di
violenza e di morte.
Quell’ulivo oggi è meta del pellegrinaggio delle tante persone che da ogni parte d’Italia e del mondo si recano in quel luogo e si raccolgono in meditazione, ma oggi come allora, la strada è sempre ingombra di macchine che lo circondano e lo soffocano. Ogni mattina, appena accendo il computer, la prima cosa che faccio è collegarmi alla telecamera che dal Castello Utveggio inquadra quell’ulivo e ogni mattina mi si stringe il cuore a vederlo circondato dalle macchine che anche in sosta selvaggia, al centro della strada, nonostante le strisce che dovrebbero indicare il divieto, riempiono quella strada. E ogni mattina mi torna in mente quel 19 luglio e quel divieto di sosta che allora non c’era e che oggi è come se non ci fosse perché continua a non essere rispettato.
Mi è nato allora dentro un sogno, che quello che oggi è soltanto un posteggio
di auto possa diventare finalmente un Giardino
della Memoria dove le centinaia di persone che ogni
giorno, a tutte le ore del giorno, vengono davanti a quell’albero, possano
sostare in raccoglimento, magari sedendosi a riposare su delle panchine che lo circondino delle aiuole che lo
delimitino, senza doversi districare in mezzo alle auto,
facendo ritornare quel luogo ciò che è e che deve essere, un luogo sacro e non soltanto un posteggio per le auto.
In quel giardino porrebbero essere poi piantati degli altri ulivi che ricordino
le altre vittime, gli altri martiri di questa lotta che ha fatto così tante
vittime nella nostra città e non solo. Via D’Amelio,
oggi come allora, è una strada chiusa, delimitata da quello che una volta era
un giardino di limoni e oggi è soprattutto un posteggio e dietro il muro di
quel giardino si nascose la mano azionò quel telecomando che
fece scendere l’inferno in terra, non ci vorrebbe tanto a farlo
tornare quello che è e che deve essere, un luogo
sacro che ricordi il sacrificio di quelli che oggi chiamano eroi, che chiedono
soltanto un po’ di pace. È soltanto un sogno adesso ma se saremo in tanti a sognarlo insieme, se davvero in
tanti firmeremo questa petizione sarà più difficile per chi pensa soltanto ad
intitolare aeroporti a chi non merita neanche di avere intitolato un vicolo
ignorare la nostra richiesta e il nostro sogno potrà diventare realtà.
Firma anche tu
la petizione
https://www.change.org/p/creiamo-un-giardino-della-memoria-in-via-d-amelio/psf/promote_or_share