SGANCIARSI DAGLI AMERICANI
di Franco Continolo
Noi Americani Trucidiamo Ovunque
NATO
Branko Milanovic raccomanda la lettura del discorso di
Orban ai giovani di un campo estivo in Transilvania, regione bilingue della
Romania. In effetti, almeno nella prima parte, è un discorso da statista, tanto
più brillante se lo si contrappone al vuoto di pensiero che regna in Europa. Mi
limito a sottolineare tre punti. Il primo è di metodo: la principale
causa di errore dell’uomo politico è di confondere nelle proprie decisioni i
tre orizzonti temporali, quello breve, o tattico, quello medio,
o strategico, e quello storico. Detto per inciso, potremmo vedere nel PNRR
un esempio di confusione di prospettive. Il secondo riguarda la povertà
del discorso politico - dei valori, dice Orban - in Europa, concentrato su
migrazioni, LGBTQ e guerra in Ucraina. Il terzo mette a fuoco il rischio di
guerra mondiale, fonte principale del quale è il timore degli Stati Uniti
di perdere l’egemonia. Il primo ministro ungherese non parla di scioglimento della
NATO, ma l’indicazione implicita della sua analisi è chiara: l’Europa deve
sganciarsi dalla follia americana non solo per evitare l’estendersi della
guerra, ma per non vedere del tutto compromesse le proprie possibilità di
crescita - potremmo definirlo l’obiettivo strategico. La seconda parte del
discorso è dedicata ai temi con i quali Orban viene di solito identificato:
sovranismo contro federalismo, costituzione cristiana, difesa dell’identità,
ecc. Il primo ministro ungherese dice di preferire la nazione all’impero,
quindi sembra ci sia poco da discutere: è come il giudizio sulle bionde e le
brune. Se però dall’astratto si passa al concreto, l’alternativa oggi non è tra
federalismo e sovranismo, ma tra un’Europa che ha perso di vista l’unità
politica, lo stato federale sovranazionale, l’impero, e nazioni che dopo essere
naufragate in due guerre mondiali, non hanno più non solo la capacità di far
valere l’idea di sovranità, ma neppure di concepirla: è forse il fortino contro
gli inermi migranti un esempio di sovranità? Il sovranismo è infatti un
prodotto contraffatto, senza valore, esponenti tipici del quale sono i
neofascisti italiani, servi da sempre, con le bombe, della potenza occupante.
Occorre ripartire dalla constatazione che il metodo Monnet ha fallito, che
l’Europa per via tecnica, un tassello alla volta, ha deragliato: da disegno di
pace l’europeismo è diventato una formula guerrafondaia, composta di valori da
esportazione e altre idiozie. Nelle condizioni attuali, di asservimento agli
Stati Uniti, ogni tassello aggiuntivo, dalla difesa europea al voto a
maggioranza - vedi la risoluzione del Parlamento europeo del 11 luglio scorso -
non fa che peggiorare la situazione. Oggi il problema non è accelerare i
processi decisionali, ma rallentarli, dare spazio al dissenso, favorire la
discussione, sollecitare l’ambizione all’indipendenza e alla sovranità, dare
una voce autorevole all’Europa, riportare al centro dell’europeismo la
questione della pace.
NATO