TELECAMERE
DI SICUREZZA A SCUOLA?
di Antonio
Mazzeo
Con i contributi “volontari” di genitori e alunni.
Quanto
era trapelato dalle chat tra alcuni docenti dell’Istituto
Comprensivo “Cannizzaro-Galatti” di Messina trova conferma
ufficiale nella circolare pubblicata il 25 ottobre 2018 dalla
dirigente scolastica dott.ssa Giovanna Egle Candida Cacciola, che
illustra il programma della Cerimonia di Inaugurazione dell’anno
scolastico prevista per venerdì 26 ottobre. I nuovi inutili e
costosi “sistemi di sicurezza” in via d’installazione nel
plesso scolastico (telecamere, bussole, ecc.) saranno acquistati
anche con il ricavato delle vendite di dolci prodotti dai genitori e
degli oggetti “del riuso” creati dagli alunni della scuola,
dirottando così una parte delle esigue risorse finanziarie
dall’acquisizione di sussidi didattico-educativi (libri, computer,
materiale sportivo, dotazioni per alunni svantaggiati, ecc.) alle
politiche di controllo autoritario-sicuritario avviate nell’istituto
dopo il cambio di guardia della figura guida dell’istituto. Nel
programma della Cerimonia (mai discusso e approvato in sede di
programmazione dell’organo collegiale), la dirigente Cacciola
prevede infatti la “Fiera del Dolce e Mercatino del Riuso a
cura dei Volontari (il ricavato andrà interamente devoluto per
potenziare i sistemi di sicurezza e per acquisto sussidi didattici)”.
Immancabile ovviamente anche il “Canto patriottico”, in linea con
la svolta propagandistica bellico-militare dell’istituto
comprensivo, lo stesso dove la scorsa primavera si è tenuta
all’interno del cortile una parata “musicale” della Brigata
motorizzata “Aosta”, reparto d’élite delle forze armate
italiane e NATO (con tanto di info-point pre-arruolamento riservato
alle alunne e agli alunni delle classi terze della secondaria di
primo grado). Esprimendo
ancora una volta il mio assoluto dissenso verso l’insostenibile
modello “pedagogico” sicuritario-militare che si sta realizzando
nell’Istituto dove insegno
ormai
ininterrottamente da 35 anni, faccio appello alle colleghe, ai
colleghi e a tutti i genitori di opporsi alla trasformazione della
scuola in caserma-supermarket e invito le organizzazioni sindacali e
il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica (MIUR) ad
avviare un’ispezione per verificare la legittimità di decisioni,
atti e comportamenti che rischiano di compromettere i valori
costituzionali su cui si fonda la scuola italiana della Repubblica
democratica e antifascista.