HORROR CERCASI
PER HALLOWEEN
di Francesca Molinari
Leggo sul quotidiano "La Libertà": “L'amministrazione
Comunale di Castell'Arquato a seguito della giusta protesta dell’ANPI locale
approva l'annullamento dell'evento previsto per il 31.10.2018 nella Rocca Viscontea
dove la Coop Antea, responsabile della gestione turistica e culturale del
territorio, aveva organizzato per la festa di Halloween niente meno che una
pièce teatrale promossa in un primo tempo da un improvvido post su Face-book,
con tanto di criminale nazista a fare da testimonial (poi rimosso), chiamato
“Das Asyl Vergessen”, in tedesco, con tanto di manicomio lager e ufficiali
nazisti. Pare che l'Amministrazione abbia provveduto a convocare un incontro
con la Cooperativa Antea per accordarsi sui futuri eventi”. Ora io mi chiedo: Ma ci sta bene a noi cittadine e cittadine e al Comune che in sostituzione dei manicomi lager
nazisti dati in pasto come horror su cui giocare per Halloween, la recidiva
Cooperativa abbia pensato di metterci gli scenari post-atomici nell'evento da
loro concepito ovvero: “3018 incubo post-atomico”? Si legge nella loro
brochure, per invogliare il turista a partecipare (con prenotazione e 27 euro
per la visita guidata prima di mangiarci sopra con una cena si spera senza
coppa al cesio radioattivo per restare in tema... ): “Ottobre 3018: sono ormai
passati più di due secoli dal termine dell’Attacco Atomico (...) In pochi
istanti il mondo cambiò volto e il genere umano sopravvisse solo grazie alla
lungimiranza di un manipolo di illuminati (sigh!) che aveva intuito il pericolo
e predisposto in tutto il mondo bunker antiatomici e sale criogeniche...” Ma
non sapete voi della Cooperativa Antea che purtroppo dai danni di un disastro
atomico non ci si difende con i bunker e il ghiaccio? Non sapete che il numero delle vittime causate dal
lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki fu enorme: si stima che vi
furono circa 250mila morti, quasi tutti civili. Che la prima bomba atomica su
Hiroshima causò la morte istantanea di 70mila persone e venne rasa al suolo
un’area di 11,4 chilometri quadrati, con il 67% di tutti gli edifici di
Hiroshima completamente distrutti. Che la seconda bomba atomica su Nagasaki
causò la morte immediata di 40mila persone. Che oltre alla morte immediata di
migliaia di persone, la bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki portò ad una
serie di conseguenze terribili. Su tutta l'area infatti moltissime persone,
morirono entro un anno dal lancio della bomba atomica per colpa delle
radiazioni e delle bruciature causate e altrettanti giapponesi sono morti negli
anni successivi per il cancro o malformazioni alla nascita dovute proprio alle
radiazioni rilasciate dalla bomba atomica. Che altre vite umane stanno ancora
pagando il disastro della centrale nucleare di Chernobil e di Fukushima in
Giappone. E che dire delle vittime delle guerre in cui è stato usato e ancora
si usa uranio impoverito, e i meravigliosi luoghi della nostra Sardegna (vedi
Salto di Quirra e altri) rovinati le spiagge, il mare e la salute della gente
con tumori di tutti i tipi, per le esercitazioni militari con materiali anche
radioattivi. In Italia si contano 60mila metri cubi di rifiuti radioattivi e
più di 298,5 tonnellate di combustibile irraggiato pericoloso per la salute, un
eredità delle quattro centrali nucleari dismesse: Latina, Garigliano (Ce),
Trino Vercellese (Vc), Caorso (Pc). E che dire ancora di tutto quello che non
sappiamo perché segreto militare? Ma non vi sentite in colpa per illudere
irresponsabilmente su questo i giovani che verranno a festeggiare Halloween e
anzi per familiarizzarli con l'arma che può distruggere tutte e tutti sulla
Terra? Chi gestisce la cultura deve essere informato. Nei primi anni Novanta,
la Japan's Power Reactor and Nuclear Fuel Development Corporation (PNC) -
compagnia che fa ancora parte dell'Agenzia Nucleare Giapponese - creò un
cartone animato pro-nucleare destinato ai bambini: “Pluto-Kun, il nostro
affidabile amico” proprio per familiarizzare le giovanissime generazioni al
nucleare. La mascotte della compagnia, il “bambino Plutonio”, illustrava i
benefici del materiale radioattivo e fugava la paure diffuse. Vedo troppa
irresponsabile superficialità a trattare una materia così pericolosa. E allora
in positivo, che fare? Non dobbiamo famigliarizzare e far sì che i giovani si
familiarizzino con gingilli che -ripeto- possono distruggere tutto e tutti.
Oggi le grandi potenze, in particolare Usa e Russia, tragicamente stanno correndo verso il riarmo
nucleare: dai nuovi ordigni nucleari a bassa intensità alla "super
bomba" che causa uno tsunami di acqua radioattiva, dalle armi laser alle
e-bombe elettromagnetiche. Che meraviglia! Vi sembra roba da giocarci su? Svegliatevi
accidenti! Sette italiani su dieci (il 72%) vorrebbero che l’Italia aderisse al
Trattato di messa al bando delle armi nucleari approvato giusto un anno fa
dall’Onu. Più di 6 su dieci, il 65%, vorrebbe le testate nucleari fuori dal
nostro territorio. Quasi 8 su 10 (il 78%) ritengono che alle istituzioni
finanziarie italiane dovrebbe essere impedito di investire in società coinvolte
nella produzione di armi nucleari e per un significativo 59% i cacciabombardieri
attualmente in acquisizione (i famosi F-35) non dovrebbero essere dotati della
“doppia capacità” anche nucleare. Sono i risultati del sondaggio che ICAN - la
campagna che lo scorso dicembre ha vinto il Premio Nobel per la Pace - e i suoi
partner nazionali hanno promosso nei quattro Paesi europei che ospitano testate
nucleari statunitensi: Italia, Germania, Belgio, Paesi Bassi. Al momento, sono
circa 150 le testate nucleari B61 statunitensi sul territorio europeo. Il
Trattato di messa al bando delle armi nucleari (TPNW) di cui si celebra il
primo anno, è stato ad oggi firmato da 69 paesi e ratificato da 19, in Europa
solo Austria e Santa Sede. Io spero che queste informazioni possano essere
utili per chi non era conoscenza di che cosa vuol dire “bomba atomica” e sono
convinta che non manchi la creatività
per cercare altro Horror meno irresponsabile.