PANE E RESPIRO
di Giuseppe O. Pozzi
Franco Fornari
Il tema del Festival dell’Espressività di quest’anno
di Artelier
Mi sono sempre chiesto come
mai Franco Fornari fosse così fiducioso di quella che lui chiamava “la buona
famiglia interna” di ogni individuo a cui affidava le sue speranze di
pacificazione sociale e istituzionale. Pensava che questo fosse lo strumento
più naturale e radicale per superare lo schema amico-nemico tanto deleterio in
ogni rapporto umano. Ha provato sulla sua persona tale devastazione oggi
diventata più pervasiva, nelle guerre tra popoli, tra religioni ed anche nella
stessa comunicazione dei social che di social hanno ben poco quando si alimenta
il potere degli haters che espandono il loro perverso godimento personale e
sociale.
Nel giocare, con una carissima amica che sa scrivere
poesie ed anche insegnare a scriverle, ho cercato di inventare come, in una
coppia uomo-donna (che ce ne sono ancora tante), si potesse evitare di cadere
nel godimento distruttivo dello schema amico-nemico. Uno schema superabile solo
alla condizione di introdurre il terzo simbolico, ovviamente, come insegna
Lacan. Un terzo da giocare in due? Se l’uomo seduce, la donna conduce,
ho proposto. Il Mito stesso mi consente questa visione e suggerisce anche la
staffetta. Orfeo, per esempio, seduce ed incanta tutti nell’Ade al punto
che gli viene concesso di portare con sé Euridice ma poi non sa condurla fuori
dall’Inferno. Per non parlare di Dante. Lui è un poeta, è anche il padre della
lingua italiana e, da uomo-padre, sa bene che prima ci vuole un Virgilio
come guida che lo segue e che lo aiuta ad uscire dall’Inferno
ed anche ad attraversare il Purgatorio, così come in analisi si attraversa il
fantasma, ma poi è necessaria la mitica Beatrice, sempre come guida che
segue, in grado di condurlo a riveder le stelle ed
a respirare l’aria buona e pulita che ci aspetta ed a gustare
il pane che ringiovanisce il nostro battito desiderante.
Santa Maria d San Celso |
Se per la seduzione non è necessario soffermarsi, sulla conduzione, invece, ci sono due livelli: quello in cui la donna-madre riconosce la funzione paterna nell’uomo dicendogli di sì (conduzione-ponte) e quella in cui accetta di lasciare andare il figlio per la sua strada perché possa uscire dalla famiglia. Non è un caso che gli “atelier-laboratori espressivi” del Festival siano condotti in gran parte da donne-artiste in grado di non cedere davanti al desiderio generativo. Va sottolineato che anche gli uomini-artisti che vi partecipano sanno molto bene valorizzare la loro funzione generativa con i ragazzi che partecipano agli atelier. Ragazzi che vivono ogni volta una loro nascita simbolica possibile.
Confermo che il festival espressiv@rt Stanze di Psiche 2021 - Pane e Respiro sarà ospitato, quest’anno a fine ottobre, presso lo Spazio Espositivo della Basilica di San Celso, in Corso Italia, 39 – Milano. Le prossime news spero vi giungano già da ufficiostampa@artelier.org per aggiornarvi anche su chi si sta arruolando e per chi si vuole arruolare come farlo.
Per chi vuole non dimentichi il 5xMille ad Artelier 90023340129
che serve a sostenere il festival, diffondere il libro-catalogo annuale (è disponibile quello del 2017, 2018, 2019), riprogrammare La voce debole dei forti. Progetti e programmi utili al terzo debole e alla civiltà civica che ci riguarda tutti. Grazie mille e Cari saluti a tutti.
Giuseppe Oreste Pozzi