PAZZO MONDO
di
Paolo Vincenti
Si stanno diffondendo anche in
Italia le chat anoressiche delle ragazzine che vogliono morire. Si tratta di
ragazze di 13, 14, 15 anni. In pratica, una già in anoressia si presta a fare
da personal coach ad un’altra che ci vuole entrare. La coach pro ana, come
viene chiamata dagli studiosi, prende in affidamento la sua coetanea, che si
vede brutta e grassa nei suoi 50 chili, e la conduce, attraverso un rigidissimo
regime alimentare, a dimagrire, arrivando a pesare 38, 30, perfino 20 chili,
fino alla morte. Terminato il suo compito, se nel frattempo non è defunta lei,
ne prende in consegna un’altra e la motiva a dimagrire, la sprona a non
guarire, la convince di aver fatto la scelta giusta e quella si avvia contenta
all’autodistruzione.
A
Napoli, è noto come le imprese funebri in mano alla Camorra si spartiscano gli
utili e stazionino al Cardarelli e negli altri grandi ospedali della città,
davanti alle camere mortuarie, in attesa dei defunti, dividendosi equamente i
funerali. In Sicilia, si va anche oltre, e a Catania i malati vengono
addirittura uccisi per essere consegnati alle pompe funebri in mano alla Mafia.
Le cosche si affidano a infermieri e barellieri compiacenti i quali, quando si
trovano nell’ambulanza che trasporta i malati gravi o terminali in ospedale o a
casa, iniettano nelle loro vene dell’aria con un’ago-cannula per farli morire
prima. Appena giunti i malati, ormai cadaveri, in seguito ad embolia gassosa,
ecco l’impresa funebre, già pronta ad occuparsi delle esequie, dopo aver
elargito una cospicua mancia al complice.
A
Sanremo, un giovane alcolizzato e tossicodipendente, stanco dei rifiuti della
madre alle sue continue richieste di soldi, la picchia barbaramente e la mette
persino al guinzaglio portandola in giro per la casa, sotto gli occhi
esterrefatti degli altri famigliari.
La
ludopatia è uno dei mali di questo Paese, la febbre dell’azzardo ha contagiato
tutti. Addirittura nelle Marche c’è una cittadina nel Fermano, Porto San
Giorgio, che detiene il record di 2700 euro a testa per un totale di 43 milioni
all’anno in slot. L’azzardo è davvero una grande piaga, perché è intrecciato
sempre con la malavita. Le grandi sale di bingo e slot sono gestite dalle
organizzazioni criminali attraverso i piccoli imprenditori locali che ne fanno
da testa di ponte e questi ritrovi sono spesso anche piazze di spaccio perché
dove si creano concentrazioni di adolescenti, giovani e giovinastri persi
dietro alla loro deriva, si annidano anche gli sciacalli che gli vendono la
roba. Dunque un circolo vizioso, che porta solo danni a questa delirante e
confusa società. È un pazzo mondo.