di Giuseppe Bruzzone
Ecco,
oggi potremo dire di avere due buoni motivi per cambiare vita. In realtà ce ne
basterebbe solo uno, quello nucleare. L'altro, quello inerente il Clima si
aggiungerebbe al primo, perché solo in condizioni di Pace, ci si potrà dedicare
alle soluzioni o al contenimento di quello, e non viceversa, se si vuole essere
sicuri di un qualche risultato.
Perché
parlo con sicurezza di questi problemi? E perché affermo che ci sono motivi
fondati per cambiare vita e atteggiamenti? Il pensiero, la considerazione che
abbiamo noi stessi di essere cittadini italiani o francesi, africani,
americani, cinesi, russi, deve cambiare, non nel senso di rinnegare questa
origine che nessuno, giustamente, potrà o dovrà toglierci, ma semplicemente
perché tutti noi, razza umana, viviamo sullo stesso Pianeta che si muove nell'Universo
infinito e non sappiamo dove andrà. Si muove e non possiamo farci niente...
Accadesse
una guerra nucleare tra alcuni Stati, sappiamo, che tutti gli altri Stati ne saranno
coinvolti, perché la nube radioattiva, i fumi provocati dagli incendi di
materiali infiammabili, gas, benzine, legname di vario tipo, saranno sospinti
nell' atmosfera e lì si sposteranno in base ai venti? E non c'è
"doganiere" che tenga, neanche per i problemi climatici! E altresì sappiamo, che 122 Stati nel 2017 hanno
firmato per una legge che dovrà essere ratificata da almeno 50 di essi, per
renderla operativa? Legge che al suo articolo 1 proibisce, in sostanza, il
possesso, il trasferimento, l'elaborazione delle armi nucleari? E allora perché
noi cittadini di tutti gli Stati legati in qualche modo al nucleare, anche per
alleanze militari (ci sarebbe da approfondire il termine) che non hanno firmato
tale legge non decidono di farlo e ratificarla?
È
"normale", "lecito", "corretto",
"razionale", far morire anche a milioni, persone che non c'entrano
per niente con quella eventuale guerra? Perché non renderla impossibile proibendo
queste armi come già per alcune di esse di altro tipo? Non riguarda tutti come
appunto il problema nucleare sembra suggerirci che oggi, anno 2019, la guerra, di qualsiasi tipo essa sia, non dovrebbe più esserci perché i problemi sono
complessivi, di tutti noi cittadini, climatici e sociali compresi? Studiare,
ipotizzare che in una guerra nucleare lo Stato "X" pensi di poter
lanciare i propri missili con bombe miniaturizzate (che non dovrebbero esserci
perché proibite dal Trattato di non proliferazione esistente) contro il "nemico",
non autorizza quest' altro a reagire con mezzi più potenti visto che è sotto
attacco? E allora cosa si risolverebbe?
I
nostri governanti, che pure dovrebbero avere e "sentire" la responsabilità
delle nostre vite (sappiamo che gliele abbiamo date senza riserve?) non
potrebbero realizzare che nessun "medico autorevole" ha suggerito di
fare una guerra tanto per farla, per dimostrare la grandezza del proprio
pulsante e la propria forza militare?
Questa
mi sembra la Storia di oggi, racchiusa in quest' articolo, e non in un libro
serioso e documentatissimo. Tocca a noi, uomini e donne del mondo, con la
nostra sensibilità e rispetto per gli altri, insieme il più possibile, dare la
nostra impronta allo Stato di cui siamo i cittadini, per la nostra salvezza e
dei nostri cari e perfino di chi, legato ai vecchi schemi, pensa che la guerra
possa essere la salvezza della Patria. Vorrei ricordare la responsabilità
personale indicata, nel Processo di Norimberga, ai nazisti che hanno ubbidito
allo Stato, senza farne un valore valido e attuale anche per i vincitori della
guerra, che già allora aveva sconvolto il mondo. Sono state sganciate bombe
atomiche su due cittadine solo per far capire ad altri chi fosse il più forte.
Non c' erano motivazioni militari. E le cittadine erano abitate...
Siamo
in una situazione che costringe ad un radicale cambiamento. O lo facciamo in
qualche modo e potremo salvarci tutti, oppure anche chi scrive ne subirà le
eventuali conseguenze a venire...
Non
si può accettare che uno Stato, oggi, indichi nei suoi documenti ufficiali che
altri Stati sono nemici e altri sono "canaglia". Il mondo ha bisogno
di padroni e li richiede? L’Impero Romano aveva nei suoi armamenti spade e
lance che oggi sono nei musei, Qualche governante dovrebbe aggiornarsi sulle
armi di oggi e sui pericoli che possono gravare anche sul suo popolo.
In
Italia, presso il Senato, è depositata la mozione che invita il governo alla
ratifica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari. Facciamo in modo, con
manifestazioni pacifiche e nonviolente, incontri vari, che il nostro Parlamento
possa ratificare tale Trattato. Sarebbe un punto di buona partenza per altri e
per noi.