ANCORA SUL MONTE STELLA
La lettera
dell’architetto e urbanista Jacopo Gardella che qui pubblichiamo, fa seguito
alle risposte di Gabriele Nissim contenute nell’intervista rilasciata al nostro
giornale e pubblicata il 6 giugno scorso.
Caro Angelo,
ho letto le risposte di Nissim poco pertinenti alle tue
chiare e precise domande; e in molti casi anche poco veritiere, come la
descrizione della “violenta” opposizione al progetto avvenuta in Comune, dove
ero presente anch’io e posso testimoniare che la discussione al contrario è
stata condotta con buona educazione da entrambe le parti, anche se con toni
appassionati e risoluti.
Inoltre poco veritiere le modifiche portate al progetto
iniziale: modifiche di entità irrisoria che rappresentano una presa in giro e
che non migliorano in nulla il progetto avversato dalla maggioranza dei
cittadini (i cittadini favorevoli sono così pochi da essere quasi inesistenti;
alle riunioni tenutesi o in Comune o in Consiglio di Zona 8 a cui ho
partecipato le voci di cittadini a favore del progetto Nissim non si sono quasi
mai sentite).
Infine poco veritiera la pretesa di ampliare l’attuale
Giardino dei Giusti; il progetto al contrario non modifica ma si sovrappone al
Giardino e distrugge interamente la situazione esistente che è piena di poesia
e non ha bisogno di nessun intervento, come tu hai fatto notare trascrivendo
una mia frase.
Unica cosa vera detta da Nissim è la necessità di
segnalare meglio la presenza del Giardino sul versante Nord del Monte Stella;
ma ciò si può ottenere creando siepi, staccionate in legno, segnali realizzati
con pali, non, come il progetto Nissim malauguratamente propone – usando muri
in cemento, lastricati in pietra, pareti in metallo, panchine fisse e
inamovibili.
Perché non viene accolta questa saggia proposta avanzata
da tutte le associazioni volontarie; e perché non si dà evidenza al Giardino
usando solo elementi vegetali o opere in legno?
Nissim nella risposta alle tue corrette domande non parla
di questa ipotesi, sebbene sia condivisa da tutti e quindi potrebbe essere
risolutiva in modo pacifico della dibattuta questione.
Devo concludere che non vuole né ascoltare né esaminare
le proposte degli abitanti del luogo; è perciò difficile poter trattare con una
persona così testardamente fissata sulla sua deplorevole posizione.
Un caro saluto.
Jacopo
Allegate: alcune
vedute prospettiche che mostrano la situazione attuale e quella prevista dal
progetto.
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