GUERRAFONDAI AL LAVORO
Contro i Russi cacciabombardieri Usa in Europa
di Antonio Mazzeo
L’aeronautica militare degli Stati Uniti d’America
è pronta a schierare in Europa i nuovi sofisticati cacciabombardieri F-22
“Raptor” per dissuadere Mosca da ogni forma d’intervento politico-militare in
Ucraina e in altre aeree altamente conflittuali del vecchio continente. Lo ha
annunciato la segretaria di US Air Force, Deborah Lee James, in occasione della
sua visita agli espositori statunitensi dell’International Paris Air Show, il
supermarket mondiale di strumenti di guerra aerospaziali che si tiene in questi
giorni nella capitale francese. “La più grande minaccia a cui penso è ciò che
sta accadendo con la Russia e alle attività estremamente preoccupanti che essa sta
realizzando in Ucraina”, ha aggiunto Deborah James. Top secret il luogo in cui
i famigerati cacciabombardieri invisibili ai radar saranno trasferiti, ma è
probabile che si tratti di un paese dell’Europa orientale vicino alla “nemica”
Russia e all’Ucraina. Nel marzo 2014, il senatore repubblicano James Inhofe
(Oklahoma), uno dei membri più influenti del Comitato per le forze armate del
Senato Usa, aveva formalmente chiesto all’amministrazione Obama di trasferire
in Polonia proprio i nuovi caccia F-22 “per accrescere la pressione militare
contro Mosca”. Sempre in Polonia, con sempre più frequenza, vengono rischierati
per periodi medio-lunghi i cacciabombardieri a capacità nucleare F-16 “Fighting
Flacon” in dotazione al 31° Stormo dell’US Air Force di stanza nella base aerea
di Aviano (Pordenone). Classificato dal Pentagono come “velivolo da supremazia
aerea”, l’F-22 “Raptor” stealth è un cacciabombardiere di quinta generazione.
Prodotto da Lockheed Martin, corporation leader del complesso militare-industriale-finanziario,
il velivolo è pienamente operativo dal 2005 anche se l’esordio vero e proprio
in una missione di guerra risale al settembre dello scorso anno, con i raid
contro le milizie dell’ISIS in Siria. Capace di raggiungere una velocità
massima di 2.410 Km/h e un’autonomia di volo di 2.960 Km, il “Raptor” è il
velivolo più costoso della storia dell’aviazione da guerra mondiale: la Corte
dei Conti Usa ha stimato che per ogni unità sono stati spesi 412 milioni di
dollari contro i 143 milioni preventivati al via del programma. L’F-22 è
comunque un micidiale strumento di guerra convenzionale e non: può essere
armato infatti con un cannone rotante M61A2 “Vulcan” da 20 mm (480 colpi
scaricabili in 5 secondi di fuoco continuo), sei missili aria-aria a medio raggio
AIM-120 “AMRAAM” o due AIM-120 “Sidewinder”, otto bombe a caduta libera GBU-39
e quattro a guida GPS “JDAM” (sino a 1.000 libbre) e “WCMD”. Attualmente l’US
Air Force schiera gli F-22 nelle basi aeree di Langley-Eustis (Virginia),
Tyndall (Florida), Pearl Harbor-Hickam (Hawaii), Elmendorf-Richardson (Alaska),
Kadena (Giappone) e nello scacchiere di guerra mediorientale nell’ambito
dell’operazione internazionale “Inherent Resolve” contro l’ISIS. I
cacciabombardieri di ultima generazione si sommeranno ai numerosi aerei da
guerra che gli Stati Uniti hanno trasferito in Europa negli ultimi mesi per
“rafforzare i dispositivi di sicurezza” dei maggiori partner orientali della
Nato (Polonia, Repubbliche baltiche, Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca) o per
partecipare alle sempre più provocatorie esercitazioni militari che si svolgono
ai confini con la Russia. Nei primi giorni di giugno, due bombardieri nucleari
strategici stealth B-2 del 509th e del 131st Bomb Wing dell’US Air Force di
stanza a Whiteman (Missouri) hanno raggiunto la base britannica di Fairford
“dimostrando abilità nel trasferimento a distanza della deterrenza
convenzionale e nucleare in ogni tempo e
ovunque”, come espressamente dichiarato dall’ufficio stampa dell’aeronautica
militare statunitense. Sempre nella prima settimana di giugno, tre bombardieri
B-52 “Stratofortress” (fortezze giganti) assegnati al 5th Bomb Wing di Minot
(North Dakota), dopo una sosta tecnica in Gran Bretagna hanno raggiunto alcune
basi dell’Europa orientale per prendere parte alle esercitazioni multinazionali
aeronavali Nato Baltic Operations 15 (BALTOPS) e Saber Strike 15. BALTOPS ha
preso ufficialmente il via il 5 giugno nelle acque del Mar Baltico e si
concluderà giorno 20: vi partecipano oltre 5.600 militari di 14 paesi Nato
(Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna,
Lettonia, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Turchia e Usa), 49 unità navali,
61 aerei da guerra, un sottomarino, diversi “osservatori” della Georgia e un
battaglione anfibio congiunto di Finlandia e Svezia. L’esercitazione Saber
Strike 15 ha preso il via l’8 giugno in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia e
si concluderà il 19; vi partecipano 6.000 effettivi di 13 paesi (Canada,
Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Lettonia, Lituania,
Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovenia e Stati Uniti). Oltre alle tre fortezze
volanti, l’US Air Force ha inviato ai war games in est Europa gli aerei da
trasporto truppe e mezzi C-130J “Super Hercules” di stanza nella base tedesca
di Ramstein, mentre la Guardia nazionale ha messo a disposizione alcuni
velivoli per il rifornimento in volo KC-135 (dal Michigan e dalla
Pennsylvania), i cacciabombardieri F-16 (South Carolina) e i velivoli da
attacco al suolo A-10 “Thunderbolt II” (Maryland). Il supporto alle operazioni
aeree è garantito infine dal 435th Contingency Response Group e dal 435th
Air-Ground Operations Wing dell’US Air Force di Ramstein. “L’arrivo in Europa
dei B-52 e di circa 330 avieri dell’Air Force Global Strike Command per le
lunghe esercitazioni di giugno dimostrano la capacità di strike globale a lungo
raggio degli Stati Uniti d’America e ci consentono di promuovere la stabilità e
la sicurezza regionale, migliorare l’interoperabilità e il coordinamento
addestrativo con i partner e gli alleati della regione nel momento in cui i
separatisti sostenuti dalla Russia hanno incrementato la loro offensiva
nell’Ucraina orientale”, ha dichiarato l’ammiraglio Cecil Haney che guida il
Comando Strategico Usa. “I bombardieri strategici s’integreranno in diverse
attività operative incluso l’addestramento all’intercettazione aerea, la
simulazione di operazioni con l’uso di mine e il lancio di bombe inerti”. Per
la guerra, quella vera, la lancetta si avvicina inesorabilmente all’ora X.