Una delle lapidi a Porta Romana |
Ti ho lasciato sul lato della Porta Romana*
con la tua lettera M e il nome Ettore
come il valoroso difensore di altre mura
ucciso, nella tragedia omerica, dalla spada di
Achille
lasciando Andromaca nelle gramaglie del pianto.
Ma ora sotto la Loggia dei Mercanti
seguo con lo sguardo il mio dito fino al tuo nome
e ancora riecheggia in me
:” nome di valoroso, nome di caduto”
e dico: “padre” alla Porta Romana
e dico: “padre” alla Loggia del Mercanti
e dico: “padre” sui tuoi resti al Campo della
Gloria
e dico: padre” alla medaglia d’oro alla memoria
Ma quella mano sospesa di bambina
e quella voce che si ammutolì sul nome “padre”
e mai più lo ebbe se non nella nuda terra,
ancora si protende verso un effimero cielo
alla ricerca della tua, e varcare
il solco incommensurabile, per arrivare al tuo
volto
e asciugare le lacrime del tuo dolore
con la devozione dell’amore filiale
Ma che ne sanno quelle SS e quelle brigate nere
che ti tolsero la vita da una manciata di giorni
dalla libertà di una guerra oscena,
per aver
portato a compimento la tua ultima missione
“impedire che bombardassero le fabbriche!”
Il tuo sangue era rosso e la loro anima nera
i nostri giorni, sospesi per sempre, sono rimasti
Wilma Minotti Cerini
*Il nome del padre della
poetessa, Ettore Minotti è inciso su una delle due lapidi murate accanto all’arco
di Porta Romana a Milano, assieme a quelli degli altri partigiani caduti.