IL
GIUSTO PESO DELLE NOTIZIE
15mila scienziati hanno appena lanciato un SOS, un
"avvertimento alla razza umana": se non fermiamo l’inquinamento, la
Terra è condannata. I fatti sono terrificanti: animali e piante si stanno
estinguendo mille volte più velocemente del ritmo naturale. Il 90% della Grande
Barriera Corallina è morto o sta morendo. Gli oceani sono così pieni di
plastica che i pesci ne sono diventati dipendenti.
Mi piacerebbe
conoscere l’ordine di priorità che viene scelto per le notizie del
telegiornale. Certamente deriva da un a regola che privilegia la valutazione
dell’interesse degli spettatori. Qui c’è il solito dissidio tra immagine e
concetto, tra emozione e pensiero. E quindi, poiché il tema è complesso, lascio
perdere. Mi limito a coltivare il mio stupore rispetto all’ordine delle notizie
di qualche giorno fa. Un grande risalto, per una volta con qualche incertezza
di giudizio e senza la caccia del capro espiatorio, ha avuto la notizia della
esclusione della Nazionale dal campionato del mondo. Forse ci saranno
dimissioni e ritiri, ma la verità che, malauguratamente, sta nella stessa
struttura del calcio nazionale starà zitta. Alt: perché queste sono tutte
chiacchiere. Quello che conta è la penultima notizia che ci avverte che gli
scienziati hanno stabilito che nell’ultimo triennio l’inquinamento del globo è
aumentato del doppio rispetto al previsto. Se facciamo i calcoli il superamento
della famosa soglia del due per cento si è avvicinata. I nostri nipoti possono
fare questi calcoli sulla loro vita. E la gentile signora della tivù ha letto
la notizia con la premura di chi teme che, se non si fa presto, la pasta possa
scuocere. Il peggio è che milioni di persone nelle piazze di tutto il mondo per
chiedere salvezza, valgono poco più della notizia. E le eleganti riunioni dei
capi del mondo (lasciamo perdere gli ostinati obesi) non pare riescano a
modificare l’apparato distruttivo che abbiamo storicamente costruito. E per
stare nelle ricorrenze religiose: a tutto mercato per il Natale, lasciando solo
papa Francesco, intelligente e giusto, tra una folla gremita e plaudente, ma
temo attonita anche di più di chi scrive.
Fulvio
Papi