Milano.
Fondazione Giangiacomo
Feltrinelli
Claudio Zanini "Ottobre 1917" |
1917-2017 - UNA STORIA EUROPEA
CHIAMATA RIVOLUZIONE
Una mostra multimediale e
interattiva su idee, economie e propaganda
Oltre la
mostra: Lezioni di Rivoluzione a cura di Pino Donghi con, tra gli altri,
Salvatore Veca e Giulio Giorello
Inaugurazione
martedì 7 novembre alle 18.30 - Ingresso gratuito
Fino al 17
dicembre in viale Pasubio 5 a Milano 7 novembre 2017
A cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre, Fondazione Giangiacomo
Feltrinelli prosegue nella propria indagine sull'identità europea con una
mostra dal titolo 1917-2017: Una storia europea chiamata Rivoluzione. Le idee,
l’economia e la propaganda: un viaggio politico e sociale per una riflessione
tra Russia e Europa su modelli, linguaggi e immaginari che, a partire da uno
dei momenti che più hanno segnato il Novecento, hanno condizionato le nostre
categorie di lavoro, progresso e felicità sociale.
Volumi,
periodici, manifesti, affiches, spezzoni di pellicole del cinema russo e opere
interattive e animate: nella mostra, articolata in tre tappe a ingresso
gratuito, un racconto per documentare la storia culturale, economica, sociale,
politica e anche visiva dei percorsi e degli immaginari attivati dalla
Rivoluzione d’Ottobre, per raccontare il confronto stretto tra Russia e Europa
nel corso del Novecento.
Esposta per
la prima volta una selezione dell’eccezionale patrimonio documentale russo e
sovietico della Fondazione, arricchito di recente dalla Collezione Alberto
Sandretti e considerato tra le più importanti collezioni esistenti in Europa
conserva oltre 14.000 monografie, 300 testate di periodici, più di 4000
manifesti e 10.000 cartoline. Valorizzano i ricchi apparati iconografici del
patrimonio esposto alcune opere interattive e animate dedicate all’utopia
sovietica, a cura di CamerAnebbia, e una proposta di montaggi del cinema russo,
dalle sperimentazioni di Ejzenstejn e Vertov ai musical propagandistici di
Aleksandrov.
Le idee
ispiratrici del fenomeno rivoluzionario sono al centro del primo percorso, dal
7, lo sviluppo economico fra industrializzazione e modernizzazione del secondo
ciclo espositivo dal 24 novembre e, infine, le modalità di propaganda e
l’autorappresentazione del mondo sovietico dal 5 al 17 dicembre. In uscita, con
l’inaugurazione della mostra, il catalogo, a cura della Fondazione, in vendita
presso le librerie Feltrinelli di Milano con i contributi di Massimiliano
Tarantino, Gianpiero Piretto, Marcello Flores, Silvio Pons, Boris Martynov,
Federico Rossin, Vittore Armanni, Chiara Missikoff.
Lezioni di
Rivoluzione. Ogni capitolo della mostra viene inaugurato da un incontro
dedicato alla riflessione sui molteplici significati che la parola
“rivoluzione” assume nell’interpretazione e nel confronto tra filosofi,
musicisti, scienziati, critici cinematografici, letterati e politologi. Da
Salvatore Veca a Giulio Giorello, da Pino Donghi a Marcello Flores, passando
per Remo Bodei, Gianni Canova, Carlo Galli e Franco Buzzi.
Quattro
weekend arricchiscono il percorso di approfondimento con un palinsesto di
concerti, incontri letterari, laboratori didattici. Le musiche sono a cura del
Conservatorio di Milano; Nicolai Lilin, Moni Ovadia, Ezio Mauro, Sergio Rapetti
sono alcuni dei protagonisti degli incontri letterari e dei talk in occasione
di Milano Bookcity; i laboratori didattici sono organizzati in collaborazione
con l’Orchestra dei Fiati e gli Amici di Brera.
LA MOSTRA E
LE TRE TAPPE
Adolf Strachov. "L'alfabeto della Rivoluzione" 1921 |
La mostra
1917-2017: una storia europea chiamata Rivoluzione si inserisce nella ricerca
di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli sull’identità europea e la sua storia.
Riflettere sulla Rivoluzione d’Ottobre significa indagare i modelli, le parole,
le azioni che hanno condizionato lo sguardo contemporaneo sul lavoro, il
progresso e la felicità sociale ed esplorare i codici culturali e simbolici che
sono alla base del nostro vissuto di cittadini europei.
Dal 7
novembre, attraverso il duplice punto di vista delle fonti russe e di quelle
europee, la prima tappa della mostra racconta le idee guida che hanno ispirato
l’azione rivoluzionaria. Nel dare conto degli eventi principali che hanno
scandito la Rivoluzione d’Ottobre e le sue immediate conseguenze, dà spazio
agli ideali che hanno ispirato l’azione rivoluzionaria e alle altrettanti forti
spinte al cambiamento che ne sono derivate: il rifiuto della guerra
imperialista, l’applicazione di forme di democrazia diretta con l’esperienza
dei soviet, l’uscita delle masse contadine da una condizione di sfruttamento
ancora feudale e l’assegnazione diretta di terre; la riscrittura dei rapporti
tra i generi e l’emancipazione delle donne.
Il secondo
ciclo espositivo, allestito dal 24 novembre, esplora attraverso manifesti,
periodici e monografie del patrimonio della Fondazione il grande processo di
modernizzazione realizzato nei primi anni di esistenza dell’Unione Sovietica
che ha accompagnato la ridefinizione dei concetti e delle pratiche di lavoro,
radicamento residenziale ed economia. La ridefinizione del rapporto tra Stato
ed economia, ma anche del concetto di lavoro e del nesso che la partecipazione
collettiva al lavoro ha sia con la felicità sociale sia con la costruzione
dell’idea di cittadino, sono alcune delle tappe che hanno profondamente segnato
la storia della Russia e definito l’eredità politica e sociale del modello di
sviluppo sovietico.
Autore sconosciuto. Un'operaia contadina negli Anni Trenta |
L’arte, che
con le sue opere collabora alla rivoluzione per rappresentare l’URSS come “il
paese più felice del mondo”, diventa strumento di propaganda per la nuova élite
politica che mobilita, orienta ed educa l’opinione pubblica. La terza e ultima
sezione della mostra, dal 5 al 17 dicembre, attinge ai quasi 3800 manifesti
sugli oltre 7000 totali pubblicati dalla casa editrice Agit-plakat dal 1956 al
1991, per mostrare attraverso le immagini di famiglie sorridenti, di donne che
si fanno forti dei loro nuovi diritti acquisiti, di un popolo che guarda
fiducioso al proprio futuro, gli snodi della costruzione di un’utopia che
ingloba il profilo di ciascun individuo in un più grande universo collettivo,
lo guida a comportamenti idonei e al rifiuto di modelli alternativi.
Tutti i
giorni dalle 10.00 alle 20.00 – Gli orari di apertura e chiusura potrebbero
subire variazioni:
si consiglia
di consultare il sito www.fondazionefeltrinelli.it
Francesca Esposito
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
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Ottobre
1917
Arde ottobre
nel rosso dei drappi
nel purpureo
meriggio d’autunno,
ardono i
cuori di fervida fiamma,
i rossi
fremono su labbra dischiuse
in canto
d’impetuosa rivolta.
Nelle tane,
nera canea assorda,
affila zanne
e unghioli rapaci,
aspetta
famelica che l’incendio dilegui.
[Claudio Zanini]