Caro Angelo,
contesto
lo scritto di Franco Astengo dal titolo “OFFESE”, comparso sulla prima pagina
di “Odissea” mercoledì 16 gennaio scorso. Mi sembra un attacco ai cosiddetti
“populisti” con inserito un ben preciso intento. Ne ho letti di quasi identici
su “Corriere” e “Repubblica”.
Mi
permetto di rilevare che la Costituzione Italiana è del “popolo” e non delle
élites cui Astengo si vanta di appartenere, come Scalfari e le Grandi Firme del
“Corriere” che di grande hanno stipendio e supponenza. Ben 21 righe consecutive
sono una difesa del comportamento degli “Amici di Battisti” tra cui Astengo può
(deve) essere annoverato senza dubbio alcuno.
Credo
che la maggior parte dei lettori di Odissea concordi con me.
È uno di loro e sono
tanti. Troppi!
Più
blandamente, Astengo ha polemizzato con Besostri. Dopo la replica, si è forse
scusato con lui? Anche Besostri è un populista? Io penso che lo sia. E lui è un
“vero” socialista.
I
populisti, attaccati ad ogni piè sospinto dai difensori della peggior feccia
italiana vecchia e nuova, sono giovani inesperti e ignoranti che, accanto a
cazzate, stanno facendo qualcosa di buono per l’Italia.
Mettere
una giacchetta fuori luogo è forse peggio che rubare miliardi allo Stato?
Astengo
si è battuto con identica verve contro ladroni ed evasori che l’Italia l’hanno
affossata ben prima del maggio 2018? Mi pare abbia fatto ben poco e,
attualmente, difende Battisti e la sua cricca di “amici” di vecchia e di nuova
data. Amici che hanno la schiuma alla bocca perché vedono il loro seggio
traballare.
Sono
sconsiderati gli italiani che, arcistufi, hanno imposto un cambiamento?
Avevano
già fatto scelte peggiori. Astengo, con Scalfari, vuole che comandino le
élites?
Che
si cooptino e perpetuino per saecula
saeculorum? Scalfari ha fatto finta di combattere Berlusconi se la sera
precedente la pubblicazione gli inviava i testi dei suoi pastoni.
Luciano
Fontana ha beatificato il “simpatico padre della patria che si è ravveduto” con
un libro (vomitevole) pubblicato prima delle elezioni. Infine, va ricordato
che, senza i populisti del 1789, avremmo ancora Luigi XXXI in Francia e gli
Asburgo in Italia. Piccole e grandi firme ne sarebbero incipriate e felici.
E
sei i giovani senza lavoro e senza futuro affilassero la lama?
Per
una volta, sono d’accordo con Salvini: “Marcisca in carcere… prima di scappare”.
Prima
di scarcerarlo (per finta malattia) si chieda il parere dei figli dei quattro assassinati.
Ciao.
Luigi