Verso la mobilitazione
nazionale del 23 marzo a Roma.
Siamo i comitati, i
coordinamenti, i forum, i movimenti, le associazioni e i singoli che da anni si
battono "contro le grandi opere inutili- imposte e l'energia padrona, per
i beni comuni e la tutela della salute, per la giustizia ambientale e la
salvaguardia del Pianeta".
Ci
siamo ritrovati a Venezia lo scorso settembre, poi ancora a Roma e Venaus : in
Val Susa e in molti altri luoghi, da nord a sud, dando vita ad assemblee che
hanno raccolto migliaia di partecipazioni. Siamo le donne e gli uomini scesi in
piazza lo scorso 8 dicembre a Torino, Padova, Melendugno, Niscemi, Firenze, Sulmona,
Venosa, Trebisacce e in decine di altri luoghi. Tutte e tutti noi abbiamo
accolto una sfida, quella di portare a Roma il prossimo 23 marzo la nostra voce
ed un nuovo messaggio. Un messaggio che ribadisca la necessità di farla finita
con il modello di sviluppo legato alle grandi opere e alla devastazione
territoriale: una tragedia per l'ambiente, un furto di denaro pubblico , una
manna per i corrotti, con progetti e cantieri che, in barba alla volontà
popolare, vengono imposti manu militari,
reprimendo il dissenso.
Anche
su questo fronte il “governo del cambiamento“ sta dando il peggio di sé. Non
possiamo stupirci della Lega, da sempre dalla parte della cementificazione dei
territori, dell'impresa e della finanza. L'M5S, si è mostrato per quello che è
facendo esattamente il contrario di quanto promesso alle elezioni. Non basta
tergiversare sull'analisi costi benefici del TAV in Val di Susa, per fare
dimenticare le vergognose retromarce che riguardano tutte le altre opere e gli
altri territori. Il TAV 3° Valico, il TAP, le Grandi Navi ed il MOSE a Venezia,
l'ILVA a Taranto, le trivellazioni nello Ionio, in Adriatico, in Sicilia e in
centro Italia, Il MUOS in Sicilia e così via.
Vogliamo
portare a Roma sotto i palazzi del potere lo sdegno e le proteste delle popolazioni,
che "nel governo del cambiamento" vedono solo una vergognosa
continuità con il passato. Assieme al NO, la nostra piazza sarà capace di
trasmettere l'urgente necessità di cambiamento della società a fronte del
modello capitalistico che distrugge convivenza ed ecosistema. Intendiamo
affermare che la crisi climatica è già qui . Ed è collegata al modello di
sviluppo attuale che ha già fatto troppi danni : assistiamo ai continui
fallimenti delle COP-ONU (l'ultima a Katowice, in Polonia, un mese fa) e siamo
consapevoli che solo un grande movimento può cambiare il corso della catastrofe
climatica che si aggrava di anno in anno. Si può fare molto. Da subito
rinunciando al carbone, agli inceneritori, alla combustione di biomasse, alla
geotermia elettrica, agli agro-combustibili,
riducendo drasticamente l'uso del petrolio e derivati, del gas anch'esso
clima alterante, praticando l'alternativa di un modello energetico autogestito
dal basso, in opposizione a quello centralizzato e di mercato; abbandonando
progetti di infrastrutture inutili e dannose; finanziando interventi dai quali
potremo trarre benefici immediati (messa in sicurezza idrogeologica e sismica
dei territori , riconversione energetica, educazione e ricerca ambientali),
cessando così di contrapporre salute e lavoro.
Sosteniamo
che la transizione ecologica la devono pagare i potentati, i grandi gruppi
finanziari, le élite che negli ultimi anni hanno approfittato della crisi per
arricchirsi, riservando alle persone e ai territori solo la condanna
dell'austerità e la guerra tra poveri.
Sappiamo
che nessun governo, tantomeno quello in carica, realizzerà questa visione. A
fronte delle emergenze reali che documentiamo , Lega e M5S sono impegnati a
soffiare sul fuoco del razzismo, dell'oscurantismo e dell'autoritarismo.
Insieme,
abbiamo l'ambizione di costruire un movimento, non una sommatoria di soggetti,
ma uno spazio pubblico e aperto, a cui in tante e tanti stiamo contribuendo per
trasformare la società, al modo in cui si guarda alla vita dei territori per
decidere insieme il futuro, per iniziare
un nuovo cammino che non può più
aspettare. La tappa del 23 marzo a Roma sarà un passo importantissimo.
Prepariamolo assieme!
Comitato Promotore