di Laura Margherita Volante
Non c’è
cosa peggiore che vivere nell’apoteosi della mediocrità
in
famiglia e nella società.
Cultura
della commiserazione. Far leva sull’emotività e non sul diritto.
Indossare
l’impermeabile è buona norma per ballare sotto la pioggia
delle
cattiverie.
La
cattiveria è quella nuvola nera che scappa al primo sorriso del cielo.
La
solitudine è positiva quando sai che qualcuno ti viene a trovare,
se
no è abbandono insopportabile.
Il
silenzio che non fu mai scritto, lasciò nello sgomento le vittime.
Cesare Pavese. La piemontesità è una linfa silenziosa
discreta
malinconica
che si porta dentro ovunque si vada.
C’è chi
dipinge una tela per farne un bel quadro e chi dipinge
ogni
giorno il cammino della vita con la bellezza dell’anima.
Fascino.
Ogni ferita dell’anima presenta cuciture auree e radiose.
Le
emozioni sono il parafulmine delle delusioni per ogni lacrima versata.
Paradossi
culturali. Se a Roma antica uno schiavo poteva passare
alla
condizione di liberto, oggi le
persone libere si possono
trovare
in condizione di schiavitù.
La società
è vecchia non per la longevità della vita, ma per non
riconoscere
i ruoli e il senso stesso della vita a qualsiasi età.
La società
perde il suo ruolo educativo quando la maleducazione
e
l’inciviltà uniti al cattivo esempio diventano il lasciapassare legittimato
dal
malcostume imperante.
L’amplificazione
è l’urlo disperato di chi vive nell’indifferenza sociale.
Le
incrostazioni del tempo, una volta eliminate, mettono in luce l’oro
della
libertà.
Chi è
giusto agisce nel bene in sordina.
Chi si
gloria delle apparenze non esiste nemmeno a se stesso.
Chi
ritiene tutti uguali non riconosce nessuna forma di diversità,
prima
fra tutte quella di genere…
Chi
ritiene tutti uguali fanatizza il concetto rendendo tutti in uniforme.
A Sparta
erano tutti uguali già a sei anni come i balilla del Fascio.
Accogliere
la diversità è un atto di libertà dove ognuno trovi
il
proprio spazio libero.
Uniformità.
Nella Scienza diventa clonazione.