CINISMO E RIARMO
di
Franco Astengo
Cadono
le bombe su Gaza e su tanti altri popoli innocenti mentre quelli che un tempo
erano definiti “i grandi del mondo” progettano una ulteriore spartizione dei
pani e dei pesci della povera gente. Cadono le bombe su Gaza e su tanti altri
popoli innocenti mentre il prof. Draghi fa lezione di riarmo e di sterminio ai
parlamentari italiani, alcuni dei quali spazientiti dalla prolissità del
soggetto fanno cenno a guardare l’orologio: il predicatore allora si inalbera e
sdegnato se ne va, anche perché qualcuno di quelli che stavano ad ascoltare
avevano, tempo addietro, osato di non eleggerlo alla massima carica della
Repubblica. Mentre continuano a cadere le bombe su Gaza e su altri popoli
innocenti il professor Draghi, l’uomo dal “quantitative easing” facile ai tempi
di Francoforte quando promuoveva la “sua” la campagna elettorale per l’Italia,
spiega che il riarmo porterà alla ripresa industriale di un Paese al di sotto
di tutto nel know-how, nella tecnologia, nell’impiantistica, priva di settori
fondamentali e adesso dovrebbe partecipare alla festa degli 800 miliardi
spostati dal burro (se mai ci fosse stato) ai cannoni: cannoni ovviamente
riservate ai più forti in attesa del mitico “esercito europeo” che dovrebbe
essere costruito al di fuori da un meccanismo democratico minimo (visto che il
Parlamento serve soltanto per essere “consultato”). Così l’Europa dei banchieri
vuole andare alla guerra quasi fossimo nel 1914 e si dovessero distruggere gli
Imperi Centrali e nel frattempo legittima le stragi. Sarebbe l’ora di
manifestare non tanto seguendo specchietti per le allodole ma per una visione
diversa: dell’Europa, del mondo, della pace, quella visione che avevamo
chiamato socialismo.