IL PARTITO DELLA GUERRA
di
Angelo Gaccione

Quello che ci serve
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Quello che ci serve |
Fa piacere ogni tanto ricevere le scuse da quanti ci avevano accusati di esagerare, per aver scritto su questo giornale che chi avrebbe votato Pd avrebbe votato per la guerra. Se i dirigenti fossero onesti dovrebbero aggiungere una g alla sigla Pd, e presentarlo per quello che è realmente diventato: Partito della guerra. Pdg è più coerente e tale ora lo consideriamo. Agli amici che hanno votato questo partito e ora si dicono allibiti, diamo un solo consiglio: essere in piazza a Roma il 5 aprile per manifestare assieme ai tanti pacifisti ed oppositori di questa Europa sempre più matrigna e sempre più pericolosa nella sua deriva militarista. A chi non potrà, diciamo di mandare la propria adesione morale attraverso una semplice email a questo indirizzo: segreteria@ilfattoquotidiano.it scrivendo una frase secca: “A fianco degli oppositori della guerra”.
Vediamo
chi sono i parlamentari del Pd che hanno votato a favore del programma di
riarmo dell’Europa proposto dalla drogata di guerra Ursula von der Leyen.
Stefano
Bonaccini, Antonio Decaro, Giorgio Gori, Elisabetta Gualmini, Giuseppe Lupo,
Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Irene Tinagli e
Raffaele Topo.
Si
sono astenuti: Nicola Zingaretti, Annalisa Corrado, Alessandro Zan, Brando
Benifei, Dario Nardella, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Camilla Laureti.
Astenuti
anche i due indipendenti eletti nelle liste del Pd: Cecilia Strada e Marco
Tarquinio.
Non ci sbagliavamo quando scrivevamo che non ci si poteva fidare di questi due indipendenti; che Cecilia Strada non aveva la stoffa del padre e Marco Tarquinio si sarebbe rivelato tutt’altro che coerente con le istanze disarmiste.
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Il Bambino promette bene |
Diciamolo chiaramente: hanno votato sì al programma di riarmo dell’Europa proposto da Ursula von der Leyen per fare arricchire ancora di più i mercanti di morte (così li abbiamo sempre definiti noi e il Papa). Un programma di 800 miliardi in ordigni di morte per precipitarci ancora di più nella miseria economica, nello sfascio della Sanità pubblica, nelle pensioni da fame, nello scempio ambientale e via elencando. Senza contare che più armi significa più guerra, e guerra significa distruzione e morte. Ricordatevene la prossima volta quando andrete a votare. Ora non avete più alibi.
Post
Scriptum: hanno votato contro Lega e Movimento 5Stelle.