CREIAMO UN
VERO MUSEO DELLA RESISTENZA A MILANO
Il 24 Aprile 2015 in occasione del 70° anniversario
della Liberazione, a Milano, città Medaglia d'Oro della Resistenza, venne
inaugurata, nel quartiere Isola, la Casa della Memoria. Da allora, la Casa della Memoria è divenuta un punto di riferimento per i nostri
quartieri, i nostri Municipi e la nostra città. Le Associazioni che vi hanno posto la loro sede, in questi anni hanno
proposto mostre, seminari, conferenze, presentazione di libri, eventi musicali
e altre iniziative che hanno avvicinato alla memoria della nostra città tante
persone, inclusi molti giovani. Nella Casa
della Memoria, inoltre, si sono svolte numerose iniziative scolastiche
riguardanti i temi della memoria. Vi si sono svolti corsi di formazione per
giornalisti e per docenti ed essa è stata
sede di numerosi convegni contro la mafia e sulla Costituzione organizzati da
“Libera” e dalla “Scuola di formazione Antonino Caponnetto”. Tutte iniziative con il logo della Amministrazione
Comunale di Milano.
La
partecipazione dei cittadini continua a crescere, e oggi la Casa della Memoria
è un luogo che offre, gratuitamente, iniziative sempre interessanti e di alto
livello.
Ma ora c’è una
sorprendente novità. Entro breve i 400 metri quadri del piano terra, il luogo
aperto a tutti dove si svolgono le attività rivolte alla cittadinanza,
dovrebbero essere occupati quasi interamente da una installazione che, con
molto coraggio, si è deciso di definire “Museo Nazionale della Resistenza” con
una ipotesi di spesa di 2 milioni e mezzo di euro. Un progetto del tutto
inadeguato che proporrà esclusivamente materiale multimediale.
Così si otterrà un duplice
risultato negativo:
Milano, città Medaglia d’oro della
Resistenza, non avrà un vero Museo degno della sua
storia resistenziale.
Il progetto della Casa della Memoria come
luogo attivo e aperto alla popolazione cesserà di esistere. Noi, cittadine e
cittadini antifascisti, che abbiamo imparato ad apprezzare la Casa della
Memoria e le sue attività, chiediamo al Comune di Milano che al Museo della
Resistenza venga assegnato uno spazio adeguato con un progetto di ampio
respiro, degno della storia milanese. E quindi che l’attuale progetto venga
accantonato.
Chiediamo al Sindaco di Milano Giuseppe
Sala di sospendere il progetto per
continuare a far vivere la
Casa della Memoria e dare a Milano un vero Museo della Resistenza.
Primi
firmatari dell'appello
Liliana
Segre, senatrice a vita
Armando
Spataro, magistrato
Roberto
Jarach, presidente Fondazione Memoriale della Shoah
Salvatore
Veca, filosofo
Ferruccio
de Bortoli, presidente Onorario Memoriale della Shah
Stefano
Boeri, architetto
Andrée
Ruth Shammah, teatro Franco Parenti
Nando
Dalla Chiesa, docente universitario
Michele
Sarfatti, storico del Cdec (Centro documentazione ebraica contemporanea)
Ottavia
Piccolo, attrice
Paolo
Berizzi, giornalista
Tinin
Mantegazza, artista
Djana
Pavlovic, portavoce comunità Rom e Sinti
Velia
Mantegazza, artista
Salvatore
Borsellino, fratello di Paolo Borsellino
Piero
Scaramucci, giornalista
Stefano
Pizzi, titolare di cattedra di pittura all'Accademia di Brera
Lucilla
Andreucci, portavoce di Libera
Pierpaolo
Farina, presidente di Wikimafia
Paolo Carpi, architetto (baukuh studio associato).
Lo studio baukuh ha realizzato la
Casa della Memoria
Silvia Lupi, architetto, (baukuh
studio associato)
Vittorio Pizzigoni, architetto, (baukuh studio associato)
Giacomo Summa, architetto, (baukuh studio associato)
Pier Paolo Tamburelli, architetto,
(baukuh studio associato)
Andrea Zanderigo, architetto, (baukuh
studio associato)
Marco De Michelis, prof. emerito storia
architettura
Marco Biraghi, docente Politecnico di
Milano
Giancarlo Floridi, docente
Politecnico di Milano
Lidia Campagnano, giornalista
Giorgio Seveso, critico d'arte
Francesca Pensa, critica d'arte
Daniele Biacchessi, scrittore
Bruno Segre, avvocato
Luciano Belli Paci, avvocato
Guido Fogacci, scuola Antonino
Caponnetto
Saverio Ferrari, osservatorio
democratico sulle nuove destre
Marina Ricci, psicoterapeuta
Raffaele Fiengo, scrittore
Margherita Burattini, musicista
Claudia Pinelli, figlia di Giuseppe
Pinelli
Gianni Bombaci, presidente
associazione Secondo Maggio
Fabio Maria Pace, storico
Mimosa Burzio, giornalista
Roberta Pestalozza, musicista