Capitale della
Cultura italiana
di Antonio Mazzeo
Purtroppo non c'è mai limite all'imbecillità. Speriamo che almeno scuole
ed artisti abbiano qualche conato di vomito e decidano di boicottare.
Purtroppo non c'è mai limite all'imbecillità. Speriamo che almeno scuole
ed artisti abbiano qualche conato di vomito e decidano di boicottare.
Al via oggi dalla base di Sigonella il progetto
"Cassata Drone", evento che "animerà il mese di aprile la scena
artistica siciliana" in vista della kermesse "Palermo Capitale
Italiana della Cultura" e “Manifesta 2018”, la biennale d'arte
contemporanea internazionale che prenderà il via nel capoluogo regionale a metà
giugno. Un sedicente "evento artistico-culturale", quello di
Cassata-drone che secondo i promotori "nasce da uno studio della città e
riprende, nel titolo volutamente provocatorio, l’idea della cassata e del drone
con l’obiettivo di lavorare su contrasti, sbordature e ossimori che convivono
nella terra siciliana, attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea".
"Il
progetto si articola in residenze, incontri, mostre e dibattiti, aventi come
fine quello di offrire al pubblico una visione estetica e artistica di Palermo
attraverso due nuclei tematici: la cassata, simbolo della tradizione
gastronomica isolana, e il drone, l’aereo militare a pilotaggio remoto di cui i
cieli e le terre siciliane sono la base ideale", spiegano gli
organizzatori. "La cassata siciliana incarna l’humour, la storia e le
dominazioni siciliane “zuccherando” metaforicamente la parola “drone”, ossia
“ronzone”, un tempo fuco senza pungiglione e oggi minacciosa macchina militare.
Il nostro progetto assimila le forme e l’estetica della cassata, simbolo
indiscusso della Sicilia, a quelle del drone, simbolo a sua volta della
presenza militare della Nato sull’Isola. In particolare, siamo interessati alla
forma dell’oggetto drone, al suo modo di funzionare e di creare un’economia nel
paesaggio siciliano che è completamente aliena ai cittadini”.
Il
senso di avviare il progetto dalla grande base di guerra siciliana, oggi
capitale mondiale degli aerei senza pilota (non solo sotto il controllo Nato,
ma anche di Stati Uniti, UE-Frontex e Italia), è spiegato ancora dagli
organizzatori. "Il tema indagato è l’interazione con le forme della base
militare di Sigonella e il suo impatto antropizzante sul territorio in
riferimento alla storia dell’architettura e ai miti siciliani".
Si
prevedono perfino workshop "formativi" nelle scuole medie inferiori
della provincia di Palermo. “Cassata Drone, un segno nel paesaggio siciliano
contemporaneo”, con attività della durata di una settimana "da svolgersi
per due ore al giorno oppure di tre giorni per quattro ore al giorno". Tra
i temi del seminario "Il drone militare come nuova forma inserita nel territorio siciliano: a cosa serve e come è impiegato ai fini della sicurezza?
Ragioniamo su pregi e difetti di questa macchina". Sì appunto, "pregi
e difetti". I pregi di uccidere da lontano, fuori da ogni controllo; i
difetti di scambiare, non poche volte, bambini, donne e anziani per feroci
"terroristi".
Sempre
secondo gli organizzatori, “Cassata drone” si configura “come una mostra (16/8
- 20/9) ed evento collaterale dei più ampi eventi a Palermo e Provincia per il
2018: Palermo Città della Cultura Europea e Biennale Nomade di Arte Contemporanea
Manifesta12 -Il Giardino Planetario.
Coltivare la Coesistenza”.
Se
così fosse, si tratterebbe di un fatto di una gravità inaudita. Il soffocante
processo di dronizzazione della Sicilia e i devastanti effetti geostrategici,
socio-ambientali, giuridici ed economici della trasformazione dell’Isola in
piattaforma-poligono dei velivoli senza pilota, sono stati documentati da
intellettuali, giuristi, giornalisti e soprattutto dalle numerose realtà che si
sono opposte in questi anni alla realizzazione a Niscemi del terminale
terrestre del MUOS, il sistema di telecomunicazioni della Marina USA che tra i
suoi compiti ha proprio quello di guidare le operazioni di guerra dei droni in
tutti gli scacchieri internazionali. Per questo è assolutamente doveroso e necessario
che gli organizzatori degli eventi internazionali previsti a Palermo nei
prossimi mesi si dissocino immediatamente da “Cassata droni”; invitiamo altresì
tutte le scuole del palermitano a boicottare i workshop pseudo-informativi
previsti o già organizzati nell’ambito di questo mistificante progetto
“artistico-culturale”.