Una doverosa rettifica
Manifesta
12: “Nulla a che fare con
Cassata Drone”
di Antonio Mazzeo
A seguito della pubblicazione del mio
articolo “La Cazzata Drone di Palermo Capitale della Cultura italiana”, l’Ufficio Stampa di Manifesta 12 ci ha
indirizzato la seguente nota. “Teniamo a precisare che il progetto Cassata
Drone di cui si fa riferimento nell’articolo da voi pubblicato, non fa in alcun
modo parte del programma di Manifesta, non è infatti inserito tra i progetti
collaterali selezionati, elencati qui:
http://m12.manifesta.org/gli-eventi-collaterali-di-manifesta-12/?lang=it”.
Pubblichiamo
la nota di rettifica-chiarimento, esprimendo il nostro sincero apprezzamento
per il fatto che la demenziale iniziativa pro-droni di guerra, avviata ieri a
Sigonella da una sedicente organizzazione “artistico-culturale” nulla abbia a
che fare con il programma di Manifesta 12 che prenderà il via a Palermo il
prossimo mese di giugno. Facciamo tuttavia presente che quanto da noi
pubblicato è stato preso integralmente dai comunicati stampa emessi dagli
organizzatori di “Cassata Drone” e che, in particolare, nella lettera inviata
ai dirigenti scolastici della Provincia di Palermo per presentare il progetto
(Oggetto: Workshop formativo “Cassata Drone, un segno nel paesaggio Siciliano
contemporaneo”), si riporta che lo stesso è “un modulo formativo curato da
Giovanni Rendina (curatore) e Gaetano Olmo Stuppia (art director),
specificamente rivolto a giovani studenti del Comune di Palermo e della sua
Provincia e che si configura come una mostra (16/08 – 20/09) ed evento
collaterale dei più ampi eventi a Palermo e Provincia per il 2018: Palermo
Città della Cultura Europea e Biennale Nomade di Arte Contemporanea Manifesta12
“Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza.”
(http://m12.manifesta.org/manifesta-12-rivela-il-suo-progetto-curatoriale/)
Cassata Drone e i suoi progetti territoriali sono supportati dall’associazione
non-profit “Ars-Culture” con sede legale a Venezia e operativa sul territorio
europeo”.
Anche a
seguito dell’apprezzata nota di smentita di Manifesta 12, crediamo sia ancora
più doveroso da parte delle istituzioni scolastiche palermitane il boicottaggio
di un progetto che mistifica “cultura”, “patrimonio artistico” e “paesaggio”,
legittimando il processo di trasformazione della Sicilia in terra “ideale” per
l’uso dei droni di morte. Ringraziamo gli operatori di Manifesta 12 e ci
auguriamo che l’appuntamento palermitano possa contribuire oltre alla difesa
del reale patrimonio storico-artistico-culturale dell’Isola anche a denunciare
concretamente i devastanti processi militari in atto.