Francesco Libetta (foto di Davide Santi) |
IX Edizione / Stagione
2020
Prima parte:
Nel mondo ideale. Da
Canova a Beethoven
Domenica 2 febbraio ore
11.00
Libetta incontra Venere
Francesco Libetta,
pianoforte
Sala Alessi - Palazzo Marino Piazza della
Scala 2, Milano.
Ingresso gratuito con prenotazione.
Inaugura domenica 2 febbraio la IX edizione di Palazzo Marino in Musica
con il concerto del pianista Francesco Libetta, che si esibirà in Sala Alessi
di Palazzo Marino alle ore 11.00 presentando un programma pensato come un
percorso su movimento, dinamismo e danza in musica. Il concerto si apre con la
musica per balletto Die Geschöpfe des Prometheus, Op. 43 di Beethoven,
contemporaneo di Canova e Thorvaldsen e di cui ricorrono quest’ano i 250 anni
dalla nascita, per proseguire con il brano Un petit train de plaisir di
Rossini. Nella seconda parte del programma Libetta eseguirà le Danze
Immaginarie del compositore contemporaneo Giampaolo Testoni, scritte nel 2019
su richiesta dello stesso pianista Francesco Libetta e a lui dedicate, e il
balletto Sylvia di Léo Delibes. Chiude il concerto, in prima assoluta, il
balletto Venus de Miami, composto da Libetta ispirandosi alla Venere di Canova
e a moderne e ibride creature che utilizzano o si compongono di protesi,
simboliche o reali. Il balletto è ambientato a Miami lungo il mitico percorso
di Ocean Drive e riflette, attraverso la musica, sull’aspirazione contemporanea
all’ideale di bellezza.
Il concerto gratuito,
organizzato da EquiVoci Musicali in collaborazione con le Gallerie d’Italia –
Piazza Scala, accompagna le opere scultoree esposte nella mostra Canova |
Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna, offrendo al pubblico la
possibilità di compiere un percorso ideale tra scultura e musica.
Programma:
Ludwig van Beethoven (1770–1827)
Die Geschöpfe des
Prometheus op. 43
Balletto di Salvatore
Viganò
(versione per pianoforte
del compositore)
Gioachino Rossini (1792–1868)
Un petit train de
plaisir (scéne dans le style comico-imitatif)
Giampaolo Testoni (1957) Danze Immaginarie
(con Simone Mao,
pianoforte)
Léo Delibes (1836–1891) Sylvia (ou La Nymphe de Diane)
Francesco Libetta (1968) Venus de Miami
(ou The creatures of
Prosthesis) Balletto
Francesco Libetta è stato definito dal New York Times
«aristocratico poeta della tastiera con il profilo e il portamento di un
principe rinascimentale (M. Gurewitsch) e per El nuevo País è «un caso
histórico de habilidad» (R. Poleo). A. Ciccolini scrisse di Libetta: “il più
dotato strumentista della sua generazione”. P. Isotta lo ha definito «profondo
musicista e un pianista di cultura» per «una libertà insieme e autorità
pianistica che lo fanno senza confronti al mondo» (Corriere della Sera) e «il
più grande pianista vivente» (in Altri canti di Marte, Marsilio 2015). Libetta
ha realizzato integrali pianistiche di Beethoven (le trentadue Sonate), Händel.
Chopin, Godowsky (i 53 Studi sugli Studi di Chopin).
Ha studiato Composizione
con G. Marinuzzi a Roma e J. Castérède a Parigi. Ha scritto musica per il
teatro e per il cinema, acusmatica, cameristica, orchestrale. La sua opera
“L’Assedio di Otranto”, messa in scena in Puglia e a Roma, è stata da poco
pubblicata in cd. Avviato alla direzione d’orchestra da A. M. Giuri e G.
Zampieri, ha diretto repertorio sinfonico, operistico (Don Giovanni) e
da balletto (Lo Schiaccianoci, La Bella addormentata, Carmen).
Ha pubblicato saggi su storia ed estetica musicale, ricostruzioni di Madrigali
e scritti sulla vita operistica nel meridione d’Italia nel Settecento e
nell’Ottocento. Ha collaborato con violinisti (I. Haendel, A. Pritchin, M.
Quarta, G. Angeleri); danzatori, coreografi e compagnie di balletto (da C.
Fracci a Giulio Galimberti, dal Balletto del Sud a S. Ballone); cantanti (A. C.
Antonacci, E. Palacio), e numerosi colleghi pianisti. È invitato da concorsi
internazionali come presidente di giuria o in commissione (Porrino di Cagliari,
BNDES di Rio de Janeiro, Busoni di Bolzano, Premio Venezia, Horowitz di Kiev,
Livorno, etc). Docente presso la Miami Piano Festival Academy presso la NSU
(Fort Lauderdale, Florida), dirige i corsi di perfezionamento di pianoforte
organizzati dalla Fondazione “P. Grassi” di Martina Franca. Ha fondato e
organizzato il Festival di Miami a Lecce, e i Concerti commemorativi di A.
Benedetti Michelangeli in Rabbi. Ha fondato l’Associazione Nireo, attiva anche
come casa discografica, con cui ha realizzato nuove produzioni e progetti
culturali storici.
Ingresso gratuito con
prenotazione.
a partire dalle 10.00 di
giovedì 30 gennaio.
Altri 40 biglietti
saranno disponibili presso la biglietteria delle Gallerie d’Italia – Piazza
Scala in Piazza della Scala 6, a partire dalle ore 10.00 di giovedì 30 gennaio.
Sarà possibile ritirare fino a due biglietti a persona.
Per motivi di sicurezza,
all’ingresso di Palazzo Marino sarà richiesta ai partecipanti l’esibizione del
documento di identità.
La rassegna Palazzo Marino in Musica,
realizzata in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale, è
sostenuta da Intesa Sanpaolo ed è organizzata dall’Associazione EquiVoci
Musicali. La direzione artistica è a cura di Davide Santi e Rachel O’Brien.
Consulente artistico è il prof. Ettore Napoli.
Palazzo Marino in Musica
Stagione 2020,
IX Edizione Sala Alessi
- Palazzo Marino
Direzione Artistica:
Davide Santi e Rachel O’Brien Consulente artistico: Ettore Napoli Assistente
alla produzione: Francesca Napoli Organizzazione: EquiVoci Musicali Ufficio
Stampa: Giulia Castelnovo Tel. 327 209 10 89 |
ufficiostampa@palazzomarinoinmusica.it
www.palazzomarinoinmusica.it
Facebook, Youtube:
Palazzo Marino in Musica
Con il sostegno di
Intesa Sanpaolo
Milano, 29 gennaio 2020 - Prosegue, per il terzo anno consecutivo, la
felice collaborazione tra la rassegna Palazzo Marino in Musica e le Gallerie
d’Italia – Piazza Scala, nella proposta di concerti che accompagnano le
prestigiose mostre allestite nella sede museale di Intesa Sanpaolo.
Palazzo Marino in Musica, rassegna organizzata da EquiVoci Musicali e giunta quest’anno alla sua IX Edizione, inaugura così la prima parte della Stagione 2020 con due concerti che si accostano e si ispirano alle opere esposte nella mostra Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna. Centrale, in entrambi i concerti, sarà la figura di Ludwig van Beethoven - di cui ricorrono quest’anno i 250 anni dalla nascita - contemporaneo di Antonio Canova e del danese Bertel Thorvaldsen. Il genio musicale incontra così i più importanti scultori neoclassici del suo tempo. Accanto alle opere di Beethoven e di altri compositori, verranno eseguite in prima assoluta due pagine musicali composte dal pianista Francesco Libetta e dal violoncellista Cosimo Carovani, ispirate alle sculture di Canova esposte nella mostra, in particolare a Venere e ad Apollino.
Domenica 2 febbraio, alle ore 11.00, si esibirà in Sala Alessi di Palazzo Marino il pianista Francesco Libetta con il concerto dal titolo “Libetta incontra Venere”: il programma è pensato come un percorso su movimento, dinamismo e danza in musica. Si apre con la musica per balletto Die Geschöpfe des Prometheus, Op. 43 di Beethoven per proseguire con il brano Un petit train de plaisir di Rossini. Nella seconda parte del programma Libetta eseguirà le Danze Immaginarie del compositore contemporaneo Giampaolo Testoni, scritte nel 2019 su richiesta dello stesso pianista Francesco Libetta e a lui dedicate, e il balletto Sylvia di Léo Delibes. Chiude il concerto, in prima assoluta, il balletto Venus de Miami, composto da Libetta ispirandosi alla Venere di Canova e a moderne e ibride creature che utilizzano o si compongono di protesi, simboliche o reali. Il balletto è ambientato a Miami lungo il mitico percorso di Ocean Drive e riflette, attraverso la musica, sul potere della tecnologia e sull’aspirazione contemporanea all’ideale di bellezza.
Palazzo Marino in Musica, rassegna organizzata da EquiVoci Musicali e giunta quest’anno alla sua IX Edizione, inaugura così la prima parte della Stagione 2020 con due concerti che si accostano e si ispirano alle opere esposte nella mostra Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna. Centrale, in entrambi i concerti, sarà la figura di Ludwig van Beethoven - di cui ricorrono quest’anno i 250 anni dalla nascita - contemporaneo di Antonio Canova e del danese Bertel Thorvaldsen. Il genio musicale incontra così i più importanti scultori neoclassici del suo tempo. Accanto alle opere di Beethoven e di altri compositori, verranno eseguite in prima assoluta due pagine musicali composte dal pianista Francesco Libetta e dal violoncellista Cosimo Carovani, ispirate alle sculture di Canova esposte nella mostra, in particolare a Venere e ad Apollino.
Domenica 2 febbraio, alle ore 11.00, si esibirà in Sala Alessi di Palazzo Marino il pianista Francesco Libetta con il concerto dal titolo “Libetta incontra Venere”: il programma è pensato come un percorso su movimento, dinamismo e danza in musica. Si apre con la musica per balletto Die Geschöpfe des Prometheus, Op. 43 di Beethoven per proseguire con il brano Un petit train de plaisir di Rossini. Nella seconda parte del programma Libetta eseguirà le Danze Immaginarie del compositore contemporaneo Giampaolo Testoni, scritte nel 2019 su richiesta dello stesso pianista Francesco Libetta e a lui dedicate, e il balletto Sylvia di Léo Delibes. Chiude il concerto, in prima assoluta, il balletto Venus de Miami, composto da Libetta ispirandosi alla Venere di Canova e a moderne e ibride creature che utilizzano o si compongono di protesi, simboliche o reali. Il balletto è ambientato a Miami lungo il mitico percorso di Ocean Drive e riflette, attraverso la musica, sul potere della tecnologia e sull’aspirazione contemporanea all’ideale di bellezza.
Domenica 3 marzo, sempre alle ore 11.00, suonerà in Sala Alessi il giovane e promettente violoncellista Cosimo Carovani insieme al pianista Stefano Ligoratti. Il duo propone un programma che si apre con il Notturno sull'acqua op. 82a di Mario Castelnuovo-Tedesco e prosegue con la Sonata n. 3 op. 69 di Beethoven e con la Sonata op. 119 di Prokof'ev. In conclusione Cosimo Carovani presenterà, sempre in prima assoluta, Elegia “di dardi e cetra”, brano ispirato ad Apollino di Canova, scultura esposta nella mostra alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala.