Ecco la lettera che tanti nostri amici e
collaboratori hanno indirizzato alle varie autorità il 18 dicembre dopo
l’incontro
avuto a Roma in Senato.
Alla presidente della
Commissione Europea Ursula von der Leyen
Al presidente del Consiglio
Europeo Charles Michel
Al presidente del Parlamento
Europeo David Sassoli
I sottoscritti, promotori dell’appello perché il governo
italiano dichiari l’emergenza climatica (on line su: https://www.petizioni.com/dichiarazione-emergenzaclimatica), Vi scrivono con preoccupazione: la UE
lancia il “Patto Verde” per contrastare l’emergenza climatica ma non vorremmo
si arrivasse, con eterogenesi dei fini, a soluzioni che aggravassero
l’emergenza nucleare ad essa intrecciata!
Nel Consiglio
Europeo del 12 e 13 dicembre scorsi (i documenti ufficiali su: https://www.consilium.europa.eu/it/meetings/european-council/2019/12/12-13/) il nucleare è infatti citato esplicitamente
come possibilità finanziabile dal contribuente europeo in quanto agli Stati
membri si riconosce il diritto di inserirlo nel mix energetico nazionale che
caratterizzerà la transizione verso la neutralità climatica da concludere entro
il 2050.
Le parole di
Timmermans, vicepresidente della Commissione europea con delega al Green Deal,
riportate dal quotidiano “Repubblica” del 12 dicembre 2019
(https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2019/12/12/news/il_grande_gioco_sul_clima-243332408/
), non ci rassicurano in proposito: “Il
nucleare non emette CO2 ma non è una fonte energetica che si può definire
sostenibile. Sarà utile nella fase di transizione, ma non possiamo pensarlo
come una soluzione di lungo termine”.
Noi riteniamo
invece, con la presunzione che la nostra opinione sia condivisa dalla grande
maggioranza dei cittadini europei, che il ricorso all’atomo “civile” (a nostro
parere sempre sottoprodotto di esigenze militari), non abbia utilità alcuna,
nemmeno relativa, parziale e contingente, in quanto i rischi e i pericoli del
suo impiego sopravanzano di gran lunga qualsiasi
vantaggio ipotizzabile.
Rispettiamo
ovviamente la sovranità energetica dei singoli Stati della UE: ma proprio per
questo esigiamo garanzie sul fatto che, specialmente le comunità nazionali che
si sono espresse con voti referendari contro il rischio nucleare, non siamo
chiamati a pagare in qualsiasi forma la scelta di mantenere e sviluppare una
tecnologia industriale che costituisce un grave fattore di estinzione, degli
uomini e della natura.
Sì, ci
permettiamo di metterVi sull’avviso in nome e per conto di tutta la coscienza
dell’ecologismo di base forgiato da decenni di lotte: il ciclo del nucleare è
forse la più grave, anche se ignorata, problematica catastrofica con cui
l’intera umanità deve oggi confrontarsi. Perché, in sostanza, con tutte le
altre motivazioni che si possono aggiungere, accumula una massa di inquinamento
esiziale per la biosfera aggravando l’irrisolvibile smaltimento delle scorie
radioattive e perché le applicazioni civili non sono separabili dai possibili
usi militari, che possono sfociare nella guerra nucleare persino per errore.
(Consigliamo di documentarsi sul “Bollettino degli Scienziati Atomici”,
https://thebulletin.org ).
L’Unione
europea, per rispetto ai suoi valori dichiarati di costruzione della pace nella
libertà, eguaglianza, democrazia, di promozione dei diritti umani garantiti dal
Diritto, rinunci a finanziare il nucleare “civile” e colga l’occasione che gli
è offerta dall’ONU di firmare e ratificare la proibizione delle armi nucleari,
passo indispensabile per la loro eliminazione effettiva.
In attesa di
una Vostra sollecita risposta, porgiamo distinti saluti e auguri di buon lavoro
Disarmisti esigenti (coordinamento politico organizzativo dell'iniziativa con WILPF
Italia e Accademia Kronos - alfiononuke@gmail.com cell. 340-0736871)
PRIMI FIRMATARI:
Moni Ovadia -
Alex Zanotelli - Edo Ronchi - Grazia Francescato - Guido Viale - Mario Salomone
- Loredana De Petris - Vasco Errani - Vittorio Agnoletto - Alessandro
Marescotti - Michele Carducci - Emilio Molinari - Gianluca Garetti - Francesco
Alemanno - Maurizio Acerbo - Eleonora Forenza - Anna Donati - Paolo Crosignani
-
Giovanna
Pagani - Antonia Baraldi Sani - Patrizia Sterpetti - WILPF Italia- Oliviero Sorbini - Ennio La Malfa - Accademia
Kronos
- Maria Maranò -
Legambiente -
Vittorio
Bardi - Sì alle rinnovabili No al nucleare - Coalizione per il clima - Giuseppe Farinella - Il Sole di Parigi
Laura Tussi -
Rossana De Simone - Patrick Boylan - PeaceLink
Fabrizio
Cracolici - ANPI di Nova Milanese