LA TRATTA DEGLI SCHIAVI E IL MOSTRO
di Angelo Gaccione
di Angelo Gaccione
Barbarie militare |
Due premesse necessarie. Prima: nel lontano novembre
del 1989, pubblicai sullo stesso numero del giornale “ProvocAzione”, due
scritti: Le radici del razzismo e Siamo tutti razzisti, a proposito di
migranti e migrazioni. Al tema dell’intolleranza e del diverso ho anche dedicato scritti letterari: racconti, fiabe, testi
teatrali, poesie. Sulle pagine di “Odissea” ne scriviamo da 15 anni, e forse ai
lettori l’argomento è venuto a noia. Seconda: della stragrande maggioranza dei
politici, di ogni forma e colore, ho un concetto pessimo; non tanto perché li
ritenga umanamente e intellettualmente inferiori ai miei compatrioti, anzi, gli
amministrati sono spesso più infami, ignoranti, corrotti e privi di
immaginazione dei loro governanti. Li detesto perché i loro atti e le loro
decisioni, influiscono sulla mia vita e su quella di tanti che non hanno voce e
forze: bambini, anziani, malati, poveri, animali, e sul patrimonio storico-culturale e ambientale-vegetale,
privo di difese. Ai leghisti non abbiamo fatto sconti, in questi anni, anche se
abbiamo dovuto assistere allo sconcio di sentire le parole lavoro, diritti dei
lavoratori e popolo, pronunciate più
da loro che da quella che da anni è divenuta, oramai ed incontrovertibilmente,
la nuova borghesia politica e sociale del Paese, e cioè il gruppo dirigente del
Pd e la sua base sociale. Non per nulla questo partito trova consensi nei
quartieri bene e fra i ceti più ricchi. La mia avversione per Salvini e la sua
politica anti-immigrazione, credo non abbia bisogno di imprimatur. Arretrato e
fuori moda, come so di essere, ho conservato la perversa idea di dividere il
mondo in oppressori ed oppressi, sfruttatori e sfruttati, privilegiati e
diseredati; di solidarizzare con i secondi e sentire umanamente estranei i
primi. Salvini fa la guerra ai miserabili, ma non a quanti li hanno ridotti e
riducono in questo stato, dunque la sua politica non può essermi più estranea.
Potrei rimandare dunque i lettori a quanto abbiamo negli anni scritto sul
saccheggio neocoloniale, sui Rapporti internazionali da noi pubblicati a
proposito del possesso della ricchezza mondiale nelle mani un di club
ristretto, sul neocapitalismo che saccheggia ovunque, sulla politica di rapina e
di guerra degli ipocriti stati “democratici”, sui governi fantocci e corrotti di gran parte del
continente africano, e chiudere qui questa nota evitando di abusare della loro
pazienza e di sprecare tempo e inchiostro.
I disperati muoiono... |
Ne avrei fatto volentieri a meno, ma l’accanimento nei
confronti del mostro Salvini e la completa deriva in termini di lucidità di
pensiero, (dal pensiero debole al
pensiero inconsistente) nell’
individuazione delle cause e dei responsabili di quanto sta accadendo da
decenni, mi hanno spinto ad allineare, seppure in modo sintetico come deve
essere in un semplice articolo di giornale, alcune domande non oziose e che
forse potranno diradare un po’ di nebbia. Purtroppo in molti fanno i marxisti quando gli
fa comodo, ma poi quando c’è da capire i fenomeni reali, diventano moralisti e
preti. È comico che a ricordarglielo deve essere un non-marxista come me.
1.L’oscena e criminale divisione economica del mondo
l’ha creata Salvini?
2. Il capitalismo da
rapina che saccheggia interi popoli e li costringe alla fame e alla fuga lo
manovra Salvini?
3. Il disgustoso
capital-comunismo cinese, e non solo, che si è accaparrato terre in ogni dove
affamando comunità e popoli che da quelle terre traevano la loro sussistenza, è
colpa di Salvini?
4.Le guerre che mettono in
fuga masse umane bibliche, le ha scatenate Salvini?
5. Le armi che permettono
alle oscene oligarchie asiatico-africane di stare al potere come governi
fantocci delle civili grandi potenze occidentali, le produce ed esporta
Salvini?
6. I bombardamenti
indiscriminati su quei Paesi li ha fatti Salvini?
7. Gli eserciti
occidentali in ogni dove, li ha mandati Salvini?
8. Le divisioni tribali e
i fanatismi religiosi, li ha inventati Salvini?
9. I luridi bastardi scafisti
che lucrano sui disperati, sono colpa di Salvini?
10. La morte di ogni
internazionalismo popolare è colpa di Salvini?
11. La stupidità dei
miserabili che si fanno la guerra fra loro, ma non vedono i burattinai che li
manovrano, è colpa di Salvini?
12. Lo sfruttamento
schiavistico di questi dannati sui campi, nei cantieri e nei settori più
pericolosi nella civile Italia, è colpa di Salvini?
13. Il salario miserabile e
le baraccopoli, sono colpa di Salvini?
...I ricchi sollazzano |
Ovviamente
questa lista potrebbe continuare ancora e ancora, ma sarebbe solo retorica.
Vi
ho dato qualche spunto di riflessione utile in modo che ora potete mettere in
fila i responsabili in modo chiaro e senza alibi. Ora sapete chi dovete
attaccare e dove, se volete fare qualcosa per i migranti. Non il piagnisteo,
non l’elemosina per lavarci tutti quanti la coscienza. Quanto alle anime belle
che imperversano su televisioni, giornali e Web, sono pronto a scommettere che
nei loro esclusivi e lindi palazzi, non c’è neppure l’ombra di un migrante. Non
ne vorrebbero uno sui loro ballatoi, e se ce n’è qualcuno è perché sono i loro
servi, e le loro badanti. Quelli in malafede auspicano gli sbarchi perché hanno
bisogno di schiavi: manodopera a basso costo, lavori umili, sostegno alle
pensioni. Ma non vi dicono che la robotica sta già affamando milioni di uomini
nel mondo e che questo processo è irreversibile. Gli inconsapevoli ripetono a
pappagallo la litania del calo delle nascite, e ignorano che la bomba
demografica è pericolosa quanto quella nucleare. Che le risorse della terra non
sono illimitate; che già oggi lo stress ambientale ha superato i limiti; che
una presa di coscienza vera dovrebbe impegnarsi per il contenimento delle
nascite e la cura dell’unico luogo che ha garantito finora alla specie umana la
sua sopravvivenza. Che l’emigrazione è un vero e proprio genocidio umano e
sociale. Posso affermare questo con cognizione di causa perché sono nato in una
terra di emigrazione. Famiglie distrutte, legami fatti a pezzi, figli come se
si fossero inabissati, solitudini, malinconie, madri che hanno perso il sonno,
case in rovina perché non c’è stato ritorno. Questo ha prodotto l’emigrazione
forzata. Ancora oggi nella mia terra i figli tornano solo per seppellire i
padri e le madri. È un genocidio sociale perché i luoghi che si svuotano
perdono il nerbo che li sorregge, e dunque sono condannati all’emarginazione.
Muore ogni vitalità culturale che si sposta altrove, ogni resistenza alle
cricche e alle mafie, ogni possibilità di cambiare in meglio i costumi e il sentire
civico. Se fossimo saggi dovremmo impedire con ogni mezzo questi esodi
tremendi, questa nuova tratta degli schiavi. Quante sono costate le varie missioni Triton,
Frontex, ecc.? Quanto costa presidiare i mari, costruire muri, rimpatriare?
Quanto costa bombardare, approntare esercitazioni militari, sistemi di difesa,
con l’illusione che il flusso possa arrestarsi? Nella mia visione ingenua ed
utopistica questa massa gigantesca di risorse potrebbe cambiare in meglio le
cose in quei paesi. Ma se l’ordine del mondo deve restare così com’è, perché un
altro modo di pensarlo non è possibile, allora sappiate che Salvini è solo un
tentacolo infinitesimale di un gigantesco mostro che si chiama neocapitalismo
selvaggio. Si chiama militarismo. Si chiama egemonia economica e militare del
mondo. Un sistema cioè, mostruoso e insostenibile. Se non siete disposti a
distruggere qui, nel vostro civile paese, i responsabili veri, ai migranti non
sarete di alcuno aiuto.
Post Scriptum.
In
questa stessa prima pagina, subito dopo questo scritto, trovate quello di
Francesco Santoianni dal titolo: “Oliviero Toscani & Benetton”. Rinfresca a
tutti quanti noi la memoria con un paio di esempi concreti. Meditatelo a fondo.