OLIVIERO
TOSCANI & BENETTON
Gli ipocriti e le anime
belle
di Francesco Santoianni
Cosa c'è di più ipocrita
della campagna “antirazzista” di Oliviero Toscani per Benetton?
Ma
i Benetton non si erano comprati mezza Patagonia buttando fuori chi ci abitava
da secoli? Viene da domandarselo
guardando la nuova campagna pubblicitaria “antirazzista” firmata da Oliviero
Toscani. Un evidente autogol. Ma chi volete che ve lo faccia notare considerando
che il gruppo Benetton, già padrone di autostrade e aeroporti grazie alle
“privatizzazioni” del PD, oltre ad essere azionista del Gruppo editoriale GEDI
(L’Espresso, la Repubblica, La Stampa…), tiene in vita con le sue inserzioni pubblicitarie
moltissimi giornali? Quindi, ve le diciamo noi due parole sul land grabbing (l’accaparramento di
terre). L’Oxfam calcola che l’accaparramento di terre nei paesi del Terzo Mondo
da parte delle multinazionali (che già possiedono 88 milioni di ettari di terra
fertile) continua a crescere, gettando nella fame milioni di contadini e
pastori costretti così ad andarsene. I capitalisti italiani fanno la loro
parte: nei dintorni di Timisoara in Romania, ad esempio, quasi 150 mila ettari
di terre sono ora nelle loro mani.
E
anche i Benetton fanno la loro parte comprandosi dallo stato argentino 900.000
ettari di terre per allevarci pecore e montoni (ogni anno 1 milione 300mila
chili di lana).
I
Mapuche che vivevano lì e che si erano ribellati, nel 2016, sono stati spazzati
via; nel 2018 il loro leader, Santiago Maldonado, viene trovato ucciso. Interessa
a qualcuno questa storia? Si direbbe di no, considerato la diatriba sul
“razzismo” che sta dilagando come non mai. Ma, grazie al Cielo adesso arriva la
nuova campagna “antirazzista” di Oliviero Toscani per Benetton. Per commuoverci
e convincerci ad accettare i disperati. Sui perché della loro disperazione,
ovviamente, nemmeno una parola.