di
Luigi Caroli
“Nel 2020 i consumi crollano per 84
miliardi di euro”. Distribuendo 12 miliardi ai più poveri (4 milioni che
ricevono 3000 euro in un anno) non ne rimarrebbero 72 da spendere? Diminuiranno
obesità e colesterolo. I SUV arrugginiranno nei piazzali con nostro sommo
sollievo. Le signore acquisteranno solo due vestiti eleganti e un paio di
scarpe nuove (stando molto di più in casa ché il Coronavirus non è in
pensione). I commercianti -quelli
rimasti un po’ dimagriti - si rifaranno nel 2021. Il loro rappresentante
Sangalli chiede 15 miliardi a fondo perduto. Dove li prenderà il Governo tutti
questi soldi? Mica potrà fare come Obama nel 2008 e come sta facendo Trump
adesso. Gli americani possono stampare tutti i dollari e tutti i buoni del
Tesoro che vogliono. Noi solo indebitarci ulteriormente. I big di Confindustria
dicono che sono sprecate le distribuzioni a pioggia. Quelle cioè che riguardano
i poveretti. Non fanno ripartire l’economia ma i consumi sì e Sangalli sarà
contento. Purtroppo, come avrete certo letto, per far ripartire l’economia loro
vogliono essere pagati in anticipo. Come? Lo Stato dovrebbe impegnarsi a
garantire al 100% i prestiti richiesti dai big: Tronchetti Provera 4 miliardi,
Benetton 3 miliardi (col mantenimento della concessione Autostrade senza
nessuna penalità), il prode Elkann 6 miliardi. Dal momento che il Decreto legge
è già in vigore e purtroppo accoglie questa pretesa dissento per la prima
volta dal Presidente del Consiglio. È stato un errore che quasi sicuramente
nuocerà a lui e agli italiani migliori. Non avrebbe dovuto promulgare il Decreto
legge ma fare un nuovo DPCM. È perfettamente inutile dar ragione ai Ceccanti
che possono essere smentiti dai Zagrelelsky. È stato un errore anche lodare in
conferenza stampa Fontana. Lui è un uomo di Salvini e collaborerà con Salvini,
non col Presidente del Consiglio. I big della finanza non si accontenteranno
della garanzia al 100% e continueranno ad attaccarlo con tivù e giornaloni.
Purtroppo Conte si è illuso che avrebbero fatto il
bene dell’Italia. La conferenza stampa è stata dannosa per lui e per gli
italiani migliori. Sarà opportuno che nel dibattito venga presentato un
emendamento per eliminare la garanzia ma ciò finirà per creare dissidi tra i
partiti di maggioranza. Se
i big vogliono avere la garanzia statale al 100% dovrebbero avere la sede
legale in Italia e in Italia dovrebbero pagare tasse vere e non elemosine.
Altrimenti, vadano a farsi dare i soldi nei Paesi che li accolgono volentieri
per rimediare qualche soldino che è spettanza degli italiani. Mi permetto di
ricordare anche al Presidente del Consiglio che l’autostrada Milano-Torino è
stata pagata tre volte dai contribuenti italiani alla famiglia ora Elkann *.
Egli non ha bisogno del TAV per correre in Olanda a presentare i bilanci.
Almeno tre miliardi da aggiungere ai 6 già previsti potrebbe ottenerli (senza
garanzia al 100%) dichiarando che il Tav è inutile ** e dichiarando sui
giornaloni e nelle Televisioni che possiede che non deve essere fatto.
Sono i piccoli ma seri imprenditori italiani che
possono salvare l’Italia. Ma sono loro che hanno bisogno di finanziamenti per
crescere. Tronchetti Provera, Benetton ed Elkann hanno ufficialmente e ufficiosamente
(nei paradisi fiscali) soldi a profusione. Non
li vogliono rischiare per aiutare l’Italia.
Note
* Dopo un recente provvedimento inviato al CIPE dalla ministra dei Trasporti
i contribuenti italiani pagheranno per la quarta volta la Milano- Torino ma ad
altra famiglia piemontese, i Gavio. Lo sconcio e vomitevole comportamento dei Ministri
dei Trasporti che si sono avvicendati nella mangiatoia regolando (?) o
regalando le concessioni ha avuto pesanti conseguenze, non ultima il crollo del
Ponte Morandi.
** I super-padroni non amano le manutenzioni. Negli scavi per il Tav
abbondano uranio e amianto. I soldi per la bonifica potrebbero meglio servire
per costruire ospedali. Si eviterebbero migliaia di morti e si aiuterebbero i
malati.