Il villaggio Diffidendopoli
di Laura
Margherita Volante
Nel villaggio Diffidendopoli gli abitanti erano
molto chiusi in se stessi. Pioveva sempre e i prati erano pieni di chiocciole e
di piccole corna, che ad ogni rumore o segnale di pericolo si ritiravano impaurite.
La chiocciola era il simbolo del villaggio, abitato da altri animali non aperti
all'estraneo. Un giorno arrivò nel villaggio papero Boccalarga, che quando
cercava di chiedere un’informazione a qualcuno, questi si girava dall'altra parte
andandosene. Mortificato si accorse che in quel villaggio pioveva sempre e ogni
volta che un temporale smetteva di tuonare nessun arcobaleno appariva. Papero
pregò il cielo con queste poche accorate parole "Santo cielo dimmi perché
non vedo mai un arcobaleno in questa terra non accogliente di
Diffidendopoli?". Nel cielo fece capolino un braccio di Arcobaleno
Speranza "Questo villaggio è senza
speranza, il sole se n'è andato e i
girasoli lo hanno seguito. Di notte la luna si nasconde dietro nubi piene di
pioggia, qui impera saetta Diffidenza." "È come vivono i suoi
abitanti?", chiese papero Boccalarga. "Gli abitanti stanno fra di loro,
ammalati di Indifferenza. I campi sono invasi dalle chiocciole, simbolo delle
loro paura del diverso", rispose Speranza. "E tu perché non ti fai vedere dopo ogni temporale?",
aggiunse Boccalarga. "Ma cosa vuoi sperare in un posto cosi? Ci ho provato,
ma hanno paura anche di me; sperare significa cambiamento, molto temuto da
queste parti. Si trincerano dietro le loro abitudini per inerzia. Non sorridono
mai, perché temono che il sorriso sia un
invito ad un forestiero per farsi avanti...". " Santo cielo!",
esclamò Boccalarga, che non mollava mai. Infatti, andò a chiamare tutti gli
amici paperi, con i quali formò la banda musicale Quaqua, che in fila per due,
passò per i sentieri del villaggio con tanti vocalizzi, svolazzando e sbattendo
le ali. “Qua qua… qua qua” fecero tra i colli, mentre le chioccioline
scapparono via urlando "Oddio! è finita la quiete". Papero Boccalarga
incominciò a battere i coperchi, e gli altri paperi suonarono con campanelle
colorate le note di pentaframma Fiducia. Qualche finestra si aprì. "Che
festa è?", chiese uno. "È la festa della Vita, sveglia!", gli
rispose Paperottolo. Pian piano uno dopo l'altro gli abitanti uscirono dai loro
rifugi, i paperi li presero tra loro iniziando a ballare un rock and roll.
Divertimento assicurato sotto la pioggia. Appena il temporale se ne andò,
arcobaleno Speranza apparve. Boccalarga andò a sostituire il simbolo con un
quadrifoglio raccolto nel prato. Il villaggio Diffidendopoli cambiò nome e divenne
Solare con i campi pieni di girasoli, che inseguivano ogni raggio di sole sul
ponte della Speranza, pieno di colori, che accoglie unisce e non separa mai.