Cari amici,
I propositi di annessione di parti della
Cisgiordania mettono in pericolo la sicurezza di Israele e il suo futuro di
paese democratico. In quanto ebrei del mondo per i quali i valori sanciti dalla
Dichiarazione di indipendenza dello stato sono essenziali, facciamo
appello a voi per un'azione comune di protesta contro il piano del governo di
un'annessione unilaterale. L’appello che abbiamo promosso rivolto al
mondo ebraico è stato sottoscritto da 50 organizzazioni sostenitrici dagli Stati
Uniti al Canada, dall’Europa al Sudafrica, dall’America Latina all’Australia
(in allegato il testo originale e la traduzione italiana dello
stesso). J-Link - una rete mondiale di organizzazioni ebraiche
progressiste (in allegato il documento fondativo) costituitasi nei mesi scorsi
- intende trasmettere l'appello e condividerne il contenuto con comunità e
istituzioni ebraiche nei paesi rappresentati, ambasciate dello stato di
Israele, Parlamenti e governi nazionali, e mezzi di informazione nell' auspicio
che un forte appello collettivo possa modificare la decisione e preservare la
possibilità di una soluzione negoziata "a due stati".
Cordialmente,
J- Link e JCall Italia
J- Link e JCall Italia
J Link. Rete ebraica progressista internazionale
Ci
richiamiamo ai valori profondi dell’ebraismo che ritiene la dignità umana un
principio sacro e la giustizia un imperativo etico assoluto. I nostri valori
includono l’adesione ai principi del pluralismo e della democrazia tesi ad
assicurare la difesa dei diritti delle minoranze e la coesistenza di diverse
identità culturali, etniche e religiose in società aperte. Ci preoccupa
l’acuirsi di fenomeni di intolleranza, xenofobia e sciovinismo nel mondo.
Costruire una rete mondiale dell’ebraismo progressista al fine di contrastare
antisemitismo e razzismo e la minaccia alla democrazia e alla tolleranza che
essi comportano internazionalmente è una esigenza etica ed esistenziale irrinunciabile.
Registriamo
una distanza crescente fra ebrei di più paesi del mondo che difendono le
ragioni dei diritti umani, dell’eguaglianza e del pluralismo, e l’affermarsi in
Israele di forme di nazionalismo tribale. Per molti ebrei impegnati contro la
xenofobia ostile ai migranti e il crescere dell’antisemitismo è via via più
difficile conciliare questo impegno con lo spirito illiberale e nazionalista
prevalente in Israele. Rifiutiamo la campagna promossa dal governo israeliano
contro coloro che si oppongono ai suoi atti assimilando falsamente la critica
ad Israele con l’antisemitismo. Una campagna siffatta indebolisce la lotta
contro i veri episodi di antisemitismo e in realtà rafforza la retorica degli
antisemiti ovunque nel mondo.
Continuiamo
a credere nei valori iscritti nella Dichiarazione di indipendenza dello Stato
di Israele, che proclama Israele come la patria democratica del popolo ebraico
che garantisce “la piena eguaglianza di diritti politici e sociali dei suoi
abitanti indipendentemente da religione, razza o sesso”. Ci preoccupa
fortemente il diffondersi di pulsioni razziste e discriminatorie in Israele .
Siamo contrari a norme come la legge dello stato-nazione che codifica una
discriminazione delle minoranze non ebraiche nel paese.
Appoggiamo
movimenti e partiti che in Israele lottano per porre fine all’occupazione e
giungere ad un accordo di pace fra israeliani e palestinesi sulla base del
diritto all’autodeterminazione dei due popoli. Intendiamo organizzare campagne
d’opinione in cui ebrei del mondo e israeliani che condividono valori
progressisti lavorino insieme alla difesa della democrazia e dello stato di diritto.
La
rete internazionale intende operare con le comunità ebraiche di ogni paese, i
governi nazionali e le organizzazioni internazionali nel promuovere la
giustizia, i diritti umani e un accordo di pace fra i popoli di Israele e
Palestina.