di
Teodosio De Bonis*
Opera di Max Hamlet 2020 |
Fase
2 e dentisti
Via
alla “Fase due del COVID-19”.
Nei
pochi studi dentistici, aperti su base volontaria, possono recarvisi anche i
pazienti che non abbiano problemi odontostomatologici “urgenti ed
inderogabili”.
Può
un paziente sottoporsi alle cure odontoiatriche senza pericoli e
preoccupazioni? Sì.
La
sanificazione degli ambienti e delle attrezzature dello studio dentistico erano
e sono ampiamente efficaci. In questo periodo di COVID-19 sono state aggiunte
delle precauzioni. Ma procediamo con ordine.
Fino
a quando la situazione sanitaria non migliorerà in termini di contagio, gli
odontoiatri cureranno unicamente i pazienti che non presentano i seguenti segni
clinici: febbre, tosse, congiuntivite, dispnea (respirazione difficoltosa),
etc., e che non siano venuti a contatto con soggetti positivi al COVID-19.
Queste
informazioni sono prima richieste attraverso un “triage” (raccolta e
smistamento anamnestico) telefonico e poi confermate e sottoscritte all’accettazione
in studio. Dopo questo primo passo, il paziente viene invitato a lavarsi
le mani con acqua e sapone per circa 20-30 secondi; ritornato in accettazione,
si frizionano le mani con soluzione alcolica.
Si
continua alla rilevazione della temperatura corporea con il “termometro laser”
e con un pulsiossimetro con frequenza si monitora la frequenza cardiaca. Non
entro nei particolari della valutazione clinica.
Si
fa indossare al paziente un camice e una cuffia monouso e, se lo studio è
sprovvisto del tappetto multistrato decontaminante battericida, gli si danno
dei calzari per le scarpe.
Tutti
i pazienti sono considerati potenzialmente infetti per il dentista.
A
questo punto il paziente viene fatto accomodare sulla poltrona e dopo avergli
fatto sciacquare la bocca con clorexidina, si può iniziare a visitare e
operare.
Soffermiamoci
sulla sanificazione dell’ambiente e delle attrezzature dello studio dentistico.
Sono,
queste ultime, operazioni che il paziente non vede, ma che vengono eseguite
quotidianamente per proteggere i pazienti e gli operatori.
Depurazione
aria: una indicazione validata in letteratura scientifica come efficace è
quella di cambiare l’aria tra un paziente e l’altro.
In
periodo di COVID-19 si aggiunge la sanificazione dell’ambiente con macchine
ozonizzatrici o con mezzi di estrazioni forzata dell’aria.
Riunito
(la poltrona nel suo insieme)
La
pulizia e la disinfezione viene fatta con prodotti certificati. Si utilizzano
per le tastiere e le maniglie del riunito delle “protezioni barriera” monouso.
Tutte
le superfici del riunito che normalmente sono pulite e sanificate tra un
paziente e l'altro, in periodo COVID-19, ricevono maggiore attenzione. La disinfezione
è a freddo. Strumenti rotanti (turbine, manipoli e contrangoli)
Lo
strumentario rotante è lubrificato, autoclavato, imbustato e datato.
A
fine giornata si ozonizza lo studio, si pulisce ed igienizza con appositi
prodotti l'impianto di aspirazione. Si netta il filtro, la bacinella. L’aspiratore
si disinfetta con acqua corrente e prodotti chimici certificati.
Test
di validazione della sterilizzazione
C’è
un registro dove vengono annotate e conservate le “cartine di tornasole” che
certificano l’avvenuta e corretta procedura di sterilizzazione.
Compressore
È
il macchinario che immette aria e fa funzionare il riunito.
Il
compressore è generalmente situato nella “sala macchine”, adeguatamente
arieggiato e pulito. I filtri vengono controllati e puliti con aspirapolvere e
disinfettati con l’alcool; all’occorrenza, vengono cambiati.
La
stessa cura ed attenzione subisce l’impianto di aspirazione e di aerazione e
condizionamento.
I
rifiuti organici e infetti del personale e dei pazienti sono stoccati e
smaltiti da una ditta autorizzata. Sono i cosiddetti rifiuti speciali. Vi è un
rigidissimo protocollo da gestire. Anche gli impianti di radiologia seguono
queste stingenti e bene accette norme di sicurezza.
Ho
illustrato il serio, continuo e diuturno lavoro che si cela nella gestione di
uno studio dentistico. L’odontoiatria italiana, lasciatemelo dire, rappresenta
un unicum in stile, ricerca clinica e odontotecnica nel mondo. Un vero vanto
per l’Italia. Ma fino a quando?
*Medico