Parte
prima
Non
essendoci al momento disponibile una cura in grado di bloccare la replicazione
del Coronavirus, è necessario aiutare le persone a rendere il sistema
immunitario “più attivo”, più forte e adeguato a rispondere alle infezioni
indotte da agenti patogeni.
L'organismo
si oppone all'attacco di un agente estraneo con i suoi meccanismi di difesa.
Alcuni di questi meccanismi sono preesistenti all'esposizione all'agente
estraneo e non hanno la capacità di discrimine.
Il
sudore, il lisozima della pelle ed i fagociti costituiscono le difese naturali,
la cosiddetta immunità naturale. Gli altri meccanismi di difesa sono invece
attivati dal contatto con l'agente estraneo, sono specifici per ogni singola
sostanza od agente ed aumentano di intensità ad ogni successiva esposizione
alla sostanza stessa. È questa quella che viene definita l'immunità
acquisita.
La
risposta del sistema immunitario è distinta, a seconda delle componenti del
sistema immunitario implicate, in Umorale e Cellulare
L'immunità
umorale può essere trasferibile a individui non immunizzati attraverso il
plasma o il siero. Questa immunità è mediata dagli anticorpi, molecole
circolanti che vengono prodotte in seguito all'attivazione dei linfociti B da
parte dell'antigene, sostanza che penetra nell'organismo.
L'immunità
cellulare, invece, è trasferibile solamente attraverso le cellule prelevate da
un soggetto immunizzato ed è mediata dai linfociti T.
Tra
le funzioni del sistema immunitario, quotidianamente bombardato da avvertimenti
esterni, risaltano per frequenza ed importanza le risposte Th1 e Th2, che sono
risposte linfocitarie. La risposta Th1 è orientata verso la distruzione diretta
dei virus e dei batteri. La risposta Th2 è indirizzata in senso anticorpale,
precipua delle malattie allergiche, in cui le cellule stimolano la produzione
di anticorpi, che a loro volta distruggono gli intrusi.
La
natura e la struttura dell'agente esterno selezionano il tipo di risposta.
Non
tutti i virus inducono una risposta Th1. Ci sono, per esempio, alcuni agenti
patogeni: il virus dell'influenza e quello del morbillo che ne sopprimono la
risposta. Nello sbilanciamento immunitario con una condizione di
immunosoppressione verso i Th1, si ha un blocco della risposta cellulare
IL-12-mediata, con conseguente incapacità di arrestare il ciclo replicativo del
virus e bloccarne l'infezione.
In
questo quadro è necessario agire sul ripristino e/o sul rafforzamento della
risposta Th1, riequilibrando la bilancia Th2.
La
vertiginosa evoluzione delle nostre conoscenze scientifiche e la
considerazione, in base alle evidenze cliniche, che connota il corpo umano
come un unico sistema in cui la Psiche, il Sistema Nervoso, l'Endocrino e
l'Immunitario interagiscono, scambiandosi e correggendo l'omeostasi, hanno
portato all'uso non solo di sostanze (farmaci e piante fitogemmoterapiche)
capaci di stimolare o di correggere un deficit nella risposta immunitaria. Queste
sostanze che cercano di normalizzare le funzioni carenti sono chiamate
immunostimolanti.
Prima di elencare le principali piante medicinali ad attività immunostimolante, definiamo il termine di adattogeno, perché anche gli adattogeni possiedono un'attività immunostimolante.
Prima di elencare le principali piante medicinali ad attività immunostimolante, definiamo il termine di adattogeno, perché anche gli adattogeni possiedono un'attività immunostimolante.
Il
termine adattogeno, coniato nel 1947 dal farmacologo N. M. Lazarev indica una
sostanza che deve soddisfare queste regole:
1- aumentare la resistenza
dell'organismo indipendentemente dalla natura dello stimolo nocivo (effetto
non-specifico);
2- prevenire o antagonizzare
i disturbi causati da agenti che provocano stress, anche se questi vanno in
direzione opposta nell'ambito della stessa condizione patologica (effetto
normalizzante);
3- essere sicura (tossicità
minima).
Gli
adattogeni, così definiti, costituiscono una classe di regolatori metabolici (di
origine naturale) che possono aumentare la capacità dell'organismo ad adattarsi
agli stimoli dell'ambiente circostante e ad evitare i danni che possono
derivarne. Essi non hanno un corrispettivo nell'ambito della farmacologia
classica; tuttavia possono essere inseriti in quel gruppo di farmaci che nella
denominazione anglosassone vengono definiti “lifestyle drugs”.
Piante
Medicinali Ritenute Adattogene
Astragalo,
Brionia, Centella,
Cordyceps, Eleuterococco* Ginseng*, Rodiola, Salsapariglia, Schizandra, Uncaria, Witania.
*Raccomandate dalla Commissione E tedesca per contrastare debolezza e fatica.
[A
cura del dott. Teodosio De Bonis della Scuola di Nutrizione Regolativa
Sistemica - Nutrirsi]