di
Antonio Mazzeo
Emergenza
Coronavirus nella base Usa che ha ospitato i piloti dell’Aeronautica italiana
Salgono
a quattro i militari delle forze armate Usa che nelle ultime ore sono risultati
positivi al Coronavirus (COVID-19) nella base aerea di Nellis (Nevada) dove si
è appena conclusa l’esercitazione Red
Flag a cui hanno partecipato migliaia di uomini di Stati Uniti, Germania,
Spagna e Italia. “Tutti i membri in servizio sono stati sottoposti a controlli
sanitari e posti in isolamento”, riferisce il Comando di US Air Force. “Uno di essi appartiene ad un’unità
geograficamente seprata del 57° Wing di stanza nella base aerea di Fairchild,
Washington. Il Comando dell’Aeronautica militare di Nellis lavora in stretto
contatto con le autorità sanitarie federali, statali e locali per assicurare il
coordinamento nella prevenzione e nelle necessarie risposte da dare. Si
monitorerà costantemente la situazione e si forniranno ulteriori informazioni
appena possibile”.
L’allarme
nella grande base aerea del Nevada era scattato giovedì 19 quando i test
avevano accertato il contagio da coronavirus di “uno dei militari Nato”
partecipanti a Red Flag 20-02. “Le
operazioni aeree dell’esercitazione si sono appena concluse e il personale partecipante
sta per rientrare nelle rispettive basi di appartenenza”, aveva dichiarato il
portavoce di US Air Force”. Tra essi ci sono anche i piloti e i tecnici
dell’Aeronautica italiana provenienti dalle basi di Pisa, Grosseto, Gioia dl
Colle, Amendola, Pratica di Mare e Trapani-Birgi. “Il nostro deployment
operativo e logistico in Nevada è stato portato avanti come pianificato,
nonostante i concomitanti sforzi organizzativi in campo nazionale nell’ambito
delle attuali azioni di contrasto e gestione dell’emergenza COVID-19”, aveva
irresponsabilmente dichiarato lo Stato maggiore alla vigilia delle
esercitazioni negli Usa.
“Gli
assetti italiani, nelle due settimane di esercitazione, hanno realizzato
circa 200 ore di volo in un environment addestrativo
unico al mondo, implementando l’attività di integrazione di assetti
eterogenei dell’Aeronautica Militare in scenari non replicabili su territorio
nazionale”, riporta invece la nota di stamani della Difesa che non fa riferimento
alcuno all’epidemia scoppiata nella base di Nellis. “Per
l’Aeronautica Militare ha rappresentato il più importante evento addestrativo
del 2020, per la prima volta in assoluto con tre tipologie di velivoli: gli
F-35 del 32° Stormo, gli Eurofighter del 4°, 36° e del 37° Stormo ed il CAEW
del 14° Stormo di Pratica di Mare”. L’Aeronautica non ha comunicato eventuali
provvedimenti di quarantena per i reparti che rientrano in Italia da Red Flag. Al contrario sono state resi
noti nei particolari tutti gli interventi che vedono protagonista la forza
armata nella campagna nazionale di contenimento anti-coronavirus. “Sono
undici ad oggi le missioni di trasporto effettuate per trasferire in sicurezza pazienti da un ospedale all’altro” scrive
lo Stato Maggiore.
“Per fronteggiare l’emergenza è stato creato un hub temporaneo presso la base aerea di Cervia, dove sono sempre pronti
al decollo elicotteri HH-101 ed
equipaggi del 9° e del 15° Stormo, nonché team di medici ed infermieri
della Forza Armata specializzati in trasporti in alto bio-contenimento. Sono sei i trasporti effettuati
dai velivoli C-130J della 46^
Brigata Aerea per il trasporto di pazienti di Bergamo. In ognuno
degli interventi, il velivolo, in stato di allerta sulla base di Pisa, ha
prelevato sull’aeroporto di Cervia il team di bio-contenimento, per poi
dirigersi verso l’aeroporto di Orio al Serio per l’imbarco dei pazienti. Nelle
ultime due settimane, inoltre, sono stati effettuati altri cinque trasporti di questo genere con
gli elicotteri HH-101 del 15° Stormo, con il supporto anche di equipaggi del 9° Stormo di Grazzanise”.
Il 19 marzo sono pure atterrati
nell’aeroporto di Pratica di Mare il velivolo KC-767 del 14° Stormo ed un
C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa, partiti entrambi all’alba da Colonia,
in Germania, con un carico
di circa sette tonnellate di
attrezzature per l’assistenza respiratoria ed altri apparati di
supporto e materiale sanitario.