Medicina Democratica scrive a Sala: “Requisire
cliniche private ed alberghi per far
fronte all’emergenza coronavirus”. Finalmente qualcuno che parla chiaro. Noi aggiungiamo anche le tante caserme militari dismesse.
Da giorni lanciamo appelli affinché siano
requisite le cliniche private che non collaborano con il Servizio Sanitario
Nazionale e se necessario, gli alberghi, per trasferire in quelle strutture i
malati senza gravi patologie o in via di guarigione, che devono lasciare gli
ospedali pubblici che sono concentrati sulla cura della fase avanzata dell’infezione
da Coronavirus. Gli alberghi potrebbero inoltre ospitare una parte
considerevole degli anziani ricoverati nelle RSA dove si rischia un’epidemia di
massa con risultati drammatici come insegna purtroppo il caso di Mediglia con
decine di decessi. Oggi il sindaco di Milano, Giuseppe Sala ha firmato
un’ordinanza dove chiede agli uffici del comune di mappare tutti gli immobili
del comune vuoti e di concordare l’acquisizione temporanea degli immobili che i
privati hanno messo spontaneamente a disposizione: “di acquisire la
disponibilità. per il tramite delle competenti Direzioni comunali, di dette
strutture ed immobili dai privati cittadini, società ed associazioni, che hanno
già manifestato o manifesteranno l’interesse a metterli a disposizione dell’Amministrazione
comunale, mediante la sottoscrizione di contratti…”. È un passo avanti. Ma caro
Sindaco, forse poteva osare un po’ di più e chiedere al prefetto di requisire,
limitatamente al tempo dell’emergenza, almeno le cliniche private e se necessari,
gli alberghi per altro in gran parte vuoti. Ciò è possibile in attuazione del
DL 18/2020 (art. 6 comma 7), siamo certi che, quale massima autorità sanitaria
locale, Lei verrà ascoltato dal Prefetto. Attendere la disponibilità dei
singoli proprietari, in una situazione di grave emergenza sanitaria, quale
quella che sta vivendo oggi la nostra città, ci sembra un po’ poco. Il sindaco,
secondo la nostra legislazione, è responsabile della salute pubblica dei suoi
concittadini. Il diritto alla salute viene prima di qualunque altra
considerazione.
Marco Caldiroli
presidente Nazionale Medicina Democratica
Vittorio Agnoletto
resp. Osservatorio di Medicina Democratica
resp. Osservatorio di Medicina Democratica