L’OTTIMISMO CHE VIENE DALLA CONOSCENZA
di Guido
Silvestri*
USA. Scrivo alla fine di una giornata di 14 ore tra ospedale e laboratorio (e
domani sarà ancora peggio). Sono stanchissimo, ho mal di testa, ma lo
faccio volentieri perché credo fermamente che fare buona informazione sia
utilissimo in un momento difficile come questo.
1. ORIGINE DEL VIRUS. È uscito due giorni fa uno studio sistematico delle sequenze genetiche di
SARS-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) che dimostra senza ombra
di dubbio che il virus ha una origine naturale e zoonotica (da animali, ed in
particolare pipistrelli e pangolini). Per cui la storia del virus “creato”
in laboratorio si conferma una bufala colossale.
2. COVID-19 NEI BAMBINI. Lo studio comprensivo della infezione COVID-19 nei bambini cinesi dimostra
che su 2145 casi totali oltre il 90% erano asintomatici, lievi o moderati, con
un solo decesso riscontrato, per una letalità dell’infezione - definita come
numero di morti diviso per il totale dei casi - che è, per gli infettati sotto
i 18 anni, pari a <0.05% (Dong Y et al. Pediatrics 2020).
3. LETALITÀ DI COVID-19. Mentre i morti aumentano drammaticamente sia in Italia che in altri paesi,
è importante ricordare che sulla base dei dati complessivi a disposizione la
letalità è stimata inferiore al 2%, il che significa che il 98% delle
persone infettate guariscono (Fauci AS, comunicazione personale). Il
numero alto di morti che osserviamo in questi giorni è pertanto da relazionare
al numero alto di persone infettate, spesso con sintomi lievi o
addirittura senza sintomi. Ricordo anche che tutti i dati disponibili
confermano che la stragrande maggioranza dei decessi ha più di 60 anni e
presenta co-morbilità importanti (diabete, ipertensione, COPD,
cardiopatia ischemica)
4. VIRUS SULLE SUPERFICI. Uno studio recente indica che SARS-CoV-2 vive fino a tre giorni in
certe superfici come plastica ed acciaio, e solo per poche ore in
superfici come cartone e rame. Il virus sembra sopravvivere per tempi brevi,
alcune ore al massimo, come aerosol (Van Doremalen et al., N Engl J Med
2020). Evitiamo paranoie del tipo "il virus sopravvive nell'asfalto
per mesi", che sono basate sul nulla.
5. IMMUNITÀ NATURALE. I dati sull’immunità naturale verso SARS-CoV-2 che è acquisita da persone
infettate e guarite non sono al momento tali da permettere affermazioni perentorie,
ma per quanto sappiamo sugli altri coronavirus una immunità naturale almeno
temporanea dovrebbe svilupparsi per un periodo di almeno 6-12 mesi (Ralph
Baric, intervista sul "The Week in Virology podcast" - ricordo che
Baric sta ai coronavirus come Maradona sta al calcio).
6. TERAPIE. Al momento la cosa più importante nei casi severi o critici di COVID-19 -
che sono una minoranza - è il supporto respiratorio, mentre non ci
sono “farmaci magici” che fanno guarire dalla malattia, né in Russia né
altrove. Però ragionevoli speranze vengono da antivirali come il
Remdesivir, e immunomodulatori come Tocilizumab, Baraticinib, ed altri. Ricordo
che queste ultime sono terapie da riservare a casi severi o critici,
mentre quelli lievi e moderati guariscono da soli o con terapia sintomatica.
7. VACCINO. Si sta lavorando alacremente soprattutto qui negli USA su diverse
piattaforme vaccinali, in particolare vaccini a RNA e vaccini a base della
proteina spike (S) ricombinante. Questi vaccini potrebbero essere pronti per
gli studi clinici iniziali (safety + immunogenicity) entro il prossimo
autunno, anche se per studi di efficacia clinica vera e propria ci vorranno
probabilmente 12-18 mesi.
8. EFFETTO TEMPERATURA. Continuano ad esserci indizi - non prove, ma certamente indizi - che
i danni della pandemia di COVID-19 possano almeno in parte attenuarsi con
l’arrivo della primavera. In questo senso sarà importante seguire l’andamento
dell’epidemia in Africa, America Latina e Sud-Est Asiatico, in particolare
Malaysia, Indonesia, Philippines, India e Bangladesh (e forse anche nell’Italia
del Sud).
9. EFFETTO CIARLATANI. Per favore smettiamo una volta per tutte di ascoltarli. Mi riferisco sia
ai ciarlatani in malafede - che sono solo degli sciacalli, cialtroni ed
accattoni - che a quelli, ahimè, in buonafede, cioè persone credulone ed
impaurite che spargono disinformazione perché, molto semplicemente, non sanno
di cosa stanno parlando. La disinformazione non serve mai a nulla, in generale
e tanto meno in una situazione come questa.
10. OTTIMISMO, SEMPRE E COMUNQUE. Io rimango nonostante tutto fermamente ottimista, e sono convinto
che tra qualche mese torneremo a vivere come prima - anzi, che vivremo
meglio di prima, se da questa grande paura avremo imparato le giuste lezioni,
come scienziati, come cittadini (sia in Italia che in USA) e come umanità in
generale. Perché questa è la vera, grande sfida che dobbiamo vincere tutti
insieme - anche per onorare nel modo migliore possibile le vittime di questa
malattia.
*Professore ordinario e capo dipartimento
di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di
Microbiologia ed Immunologia
allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine
Center.