Ipocrisia
e facce di tolla sestesi.
Sesto San
Giovanni. Apprendiamo con grande stupore da un’intervista
rilasciata al sito Open, che il sindaco di Sesto San Giovanni - Roberto Di Stefano - è preoccupatissimo per gli ex operai esposti all’amianto.
Ecco cosa dice: “A Sesto S. Giovanni abitano moltissimi over 65, si parla del 35% dei
residenti. Si tratta di ex operai che hanno lavorato negli anni ’70 e ’80 in
fabbriche, acciaierie e fonderie e che adesso hanno diverse criticità come
problemi respiratori legati all’esposizione all’amianto. Non hanno i polmoni
“sani” e se dovessero contrarre il virus rischierebbero di non farcela”.
Di Stefano è così preoccupato per questo 35% della
popolazione sestese che, da mesi, ha messo in vendita (tra altre) senza neppure
avvisarci la sede della nostra associazione, il Comitato per la Difesa della
Salute nei Luoghi di Lavori e nel Territorio, composto proprio da quegli ex operai che, come noi denunciamo non da ieri
ma da più di 20 anni, non hanno i polmoni “sani”. Abbiamo
chiesto – come del resto abbiamo fatto con le precedenti amministrazioni -
degli incontri perché paghiamo spese condominiali come se fossimo una
salumeria, non un comitato di esposti all’amianto: mai nessuno ci ha risposto. Non ultimo, ricordiamo anche un’altra cosa: Di
Stefano fa parte - come Forza Italia - di quelle forze politiche (di destra e
di ‘sinistra’) che in 20 anni hanno tagliato 37 miliardi di euro alla sanità
pubblica per regalarli a quella privata (a Sesto San Giovanni, proprio a fianco
dell’ospedale pubblico è sorto uno dei centri privati della Multimedica) e
70.000 posti letto.
Se questo non fosse avvenuto, forse il coronavirus
non avrebbe fatto tutti questi morti.
Siamo abituati, in questo Bel Paese, al fatto che
tutti non perdono un’occasione per farsi pubblicità, ma questo è davvero
troppo: sulla nostra pelle, e sui nostri morti che solo noi ricordiamo ogni
anno, egregio sindaco, nessuno deve farsi pubblicità. E invece di permettere, in spregio alle norme
dettate dallo stesso Comune e dal governo, di fare manifestazioni con polizia,
vigili, ecc. o farsi vedere per le vie della città a sgridare chi, invece di
stare a casa, va a fare la spesa, stia lui a casa e rifletta meglio prima di
parlare a vanvera su chi ci ha rimesso la salute e la vita (ben prima del
coronavirus) per costruire una ricchezza che, purtroppo, si godono altri.
Comitato per la Difesa della Salute
nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Via Magenta 88 Sesto San Giovanni (Mi)
email: cip.mi@tiscali.it