di Carmine Scavello
Frugando
nella memoria, ho trovato la seguente storiella; l’ho scritta per riconoscere
il ruolo della Donna e per onorare tutti gli uomini che la rispettano.
Prima di creare la donna, Dio si fermò un attimo a
pensare: E adesso da dove la genero? Adamo ha un corpo perfetto - fatto a Mia
immagine e somiglianza - e non voglio deturpare il suo aspetto visivo -
togliendogli un organo bene in vista. Potrei prendere una parte di un suo piede,
ma, poi, si vede che ne manca un pezzetto; il piede - per quanto fosse nobile -
è pieno della sporcizia che trova per terra. La donna - quale essere elegante e
benfatta - non merita un trattamento così umile; la Madonna, un giorno,
potrebbe rimproverarmi per questa scelta poco felice e irriguardevole nei Suoi
confronti! Potrei prendere una parte della mano, ma, poi, non so se quell’arto
ha compiuto buone azioni: certe mani picchiano e uccidono! Potrei prendere un
pezzettino di lingua, ma come faccio ad essere certo che abbia detto solo
parole gentili? La lingua è un organo molto potente; se è usato come arma
offensiva ne uccide più della spada! Mah, potrei prendere un pezzetto del suo cuoio
capelluto; però, è troppo vicino al cervello ed Ella potrebbe ragionare come un
uomo; in effetti, si sente diversa. E adesso che faccio? Mi è venuta un’idea! Quasi
quasi, prendo una costola; tanto è una zona coperta dalla pelle e nessuno se ne
accorgerà; l’uomo ne ha dodici paia e i posteri crederanno che “Io” ne abbia
presa una; il mio prelievo è simbolico. Sono contento! Ho fatto una bella
scelta: la costola è vicina al cuore per cui l’uomo amerà la propria donna! La
storiella fantasiosa è degna di essere raccontata nel giorno della Festa della
Donna. Il Signore sperava in cuor Suo che l’uomo nel tempo se ne fosse presa
cura e l’avesse trattata meglio di se stesso; gli aveva fornito il dono della
ragione e pensava che ne avesse fatto buon uso. Le cose non andarono proprio
così; alcuni uomini - non degni di far parte del genere umano - buttarono la
maschera e considerarono - tuttora si comportano così - la donna un oggetto
come un animale domestico di sua proprietà e al suo servizio. C’è un però, gli
animali maschi forniti di solo istinto dal Creatore non uccidono, né torturano,
né rendono schiava la propria compagna: non hanno comportamenti bestiali - mi
scuso con le bestie per questa analogia. Certi uomini carenti di intelligenza
si comportano diversamente dagli animali, facendo del male alle donne fino a
sopprimerle fisicamente. Si arrogano un diritto che nessuno Organo Celeste
abbia loro concesso. Per fortuna, altri Uomini di buona volontà hanno
sottoscritto la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che al primo
articolo afferma: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e
diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni
verso gli altri in spirito di fratellanza”. La Festa della Donna dev’essere ogni
giorno un felice pensiero dedicato in onore della sua Persona e, invece, viene
rattristato da violenze fisiche e morali e da continui femminicidi. Gli animali
dovrebbero offendersi quando un uomo indegno viene definito un animale! Grazie
Dio per averla generata, dicono le persone di buonsenso.