Replica di Franco Toscani ad Astengo
Astengo ha le
sue buone e forti ragioni nella sua recente e ben documentata ricostruzione
storico-politica circa il piano Marshall e i suoi impatti sulla politica
italiana e sulla storia repubblicana, (Odissea, venerdì 3 aprile) ma poi vede a
mio avviso solo una parte delle cose che sarebbero da dire.
Per quel che ne so e capisco
(ammetto di non essere né uno storico né un esperto di tali questioni),
il piano Marshall, oltre ad essere motivato da ciò che lucidamente scrive
Astengo, ebbe pure una sua necessità oggettiva - data la situazione penosa dal
punto di vista soprattutto economico in cui versava il nostro paese
all'indomani della seconda guerra mondiale - e contribuì alla ripresa economica
italiana, che sfociò poi nel boom economico degli anni Sessanta (che poi, a sua
volta, significò anche l'inizio di quella "mutazione antropologica"
diagnosticata per primo da Pasolini negli anni Sessanta, di cui paghiamo più
che mai oggi le conseguenze).
Non dimentichiamo, inoltre, che in
quegli anni si era nel clima ideologico-politico della "guerra
fredda", retta dalla logica terribile dell'aut-aut: o stai di qui o stai
di là e le due alternative, viste oggi, erano entrambe sconfortanti, perché
significava da un lato essere subalterni all'impero statunitense e al modello
di sviluppo capitalistico e, dall'altro, al totalitarismo staliniano (e poi
neo-staliniano). In quegli anni era estremamente difficile ricercare una
"terza via", sfuggire a questa morsa, a queste strette.
Concludo sostenendo che, chiamiamolo
come vogliamo, Piano Marshall europeo o in un altro modo, comunque vi è oggi
bisogno di un enorme flusso di solidarietà concreta e di aiuti economici a
livello europeo, anzi, più precisamente a livello di Unione Europea (UE),
altrimenti l'Europa perirà e riprenderanno vigore le sirene
sovraniste-nazionaliste. Abbiamo già qui in prima fila Meloni e Salvini -
accompagnati dal più pantofolaro imbonitore ed ex-Unto del Signore Berlusconi -
pronti, col coltello fra i denti e con l'occhiolino all'ungherese Orban, a saltarle
addosso per darle un colpo mortale.