Riccio Spino Spinoso
di Laura Margherita Volante
Nel bosco viveva un riccio molto scorbutico, che
usciva solo di notte e d’inverno… tanti
saluti!, si addormentava non volendo essere svegliato, e gli amici lo
chiamavano Spinoso, poiché era molto pungente,
non solo per il manto, ma anche per le sue secche risposte. Viveva nel bosco
anche lo scoiattolo Nocino, molto carino, svelto e simpatico, sempre in cerca
di ghiande di noci e di nocciole, insomma un gran golosone. Cercava di fare il
simpaticone con Spino il riccio, ma questi si girava dall’altra parte
infastidito. Una notte riccio Spino Spinoso, uscendo dal bosco si trovò sulla
strada, dove passavano tanti fari che lo abbagliavano. Spino aveva buon naso,
ma non ci vedeva molto bene, e così una macchina senza schivarlo lo prese in
pieno lasciandolo stramazzato sull’asfalto. Scoiattolo Nocino, sempre in giro e
curioso, vide Spino accasciato in mezzo alla strada. Subito affannato andò a
soccorrerlo. Voleva spostarlo ma non ce la faceva. Lo sforzo era troppo grande
per lui. Allora in un lampo andò a chiedere aiuto agli amici del bosco.
Arrivarono in gruppo e insieme lo trascinarono nella boscaglia. Arrivò pure
cervo Dottò, famoso per sapere fare tutto con le sue maestose corna. Infatti,
piano piano con le corna spostò le spine del riccio per leccargli le ferite,
così fecero gli altri senza farsi male. Spino si risvegliò dal suo stato
comatoso e vedendosi circondato dagli abitanti del bosco. “Cosa mi è
successo?”, chiese. “Uscendo dal bosco sei andato a finire sotto le ruote di un
pirata della strada”, risposero in coro. “Scoiattolo Nocino ti ha salvato!”,
aggiunsero. Riccio Spino - duro e scontroso - si commosse per la solidarietà
degli amici del bosco. “Vi chiedo scusa per mio carattere spinoso, d’ora in poi
cercherò di essere gentile”. Poi rivolto a Nocino disse “Ti aiuterò a rompere
noci e nocciole in segno di gratitudine” e replicò “anche a togliere le
castagne dai ricci… ma ti piacciono?” E ridendo si arrotolò a mo’ di palla. “Non
calciatemi che vi pungete…!”, continuando a ridere contento e divertito. Allora
stando allo scherzo cervo Dottò gli diede due cornate e tutti risero insieme di
quel gioco spiritoso. Nel bosco tornò l’armonia al canto degli uccellini.
Arrivò l’inverno e riccio Spino Spinoso si addormentò sereno mentre tutti gli
amici fecero silenzio per non disturbarlo.
“La
solidarietà non fa differenze”.