La Fiaba
L’orso Bianchino, detto Muto
di Laura
Margherita Volante
Fra i ghiacciai del Polo Nord vive Orso Bianchino, tutto
solo e taciturno, tanto che gli amici gli hanno affibbiato il soprannome di
Muto.
“Muto
cosa fai?” “Muto perché te ne stai tutto solo…?”.
Muto
non rispondeva, ma si girava allontanandosi e ogni volta sempre di più.
Gli
orsi del villaggio di ghiaccio non lo cercarono più, alzando gli occhi al
cielo. Un giorno arrivò nel villaggio una spedizione di ricercatori con una
cagnetta di nome Amorina, che vedendo orso Bianchino tutto solo gli si
avvicinò, ma Bianchino, detto Muto, scappò a zampe levate. Amorina non si dava
pace. “Cosa ho che non gli piace?” “Mi rifiuta perché sono diversa?”. Mille
domande senza risposta fra mille dubbi. Amorina soffriva sebbene gli orsi del
villaggio giocassero con lei, dimostrandole accoglienza e simpatia.
E
pensa, pensa, Amorina avendo il cervello che scoppiava e il cuore in tumulto
decise di fare la matta. “Ebbene sono più matta di lui!” pensò. Allora prese
del ghiaccio e con le zampette fece tante palle compatte e dure come sassi,
indi andò da Bianchino e lo chiamò: “Muto vieni, ho una cosa da farti vedere…”.
Muto era muto, ma era molto curioso, infatti stava sempre dietro una montagna
di ghiaccio a guardare gli amici del villaggio.
Uscì
piano piano mentre Amorina cominciò a lanciargli le palle di ghiaccio. I colpi
erano molto dolorosi: “Ahi Ahi ahi” urlò “Mi fai male! Sei matta?”. “Ah, adesso
parli Muto, ce l’hai la parola…!” gridò Amorina “Se non ti decidi a scendere dal
tuo smisurato orgoglio di superiorità e di ghiaccezza ho io la cura per
guarirti!! Con il mio amore...” “Come, con il tuo amore che mi lanci le palle
di ghiaccio?” soggiunse Bianchino. “Sì, è amore, l’amore è rischiare… e tu lo
chiedi… per sentirti amato. Un paradosso, ma la vita è fatta anche di
contraddizioni”. Spiegò amorina.
Bianchino
avendo capito la lezione andò a chiedere scusa agli amici del villaggio.
Allora
si fece una gran festa per Bianchino parlante con un girotondo di orsi, al cui
centro Amorina ballava con orso Bianchino.
E
tutti furono felici, pure i ricercatori che ridevano a crepapelle alla vista di
tanto clamore, con i nasi rossi dal freddo. Per scaldarsi iniziarono a tirarsi
palle di ghiaccio divertendosi un mondo.
“Dove
c’è dialogo c’è amore”